commenta
News

La mancata svolta sugli erbicidi in Champagne

Anni fa, con non poco coraggio, la Champagne annunciò che dal 2025 gli erbicidi sarebbero stati banditi. Esatto: dopo quasi mezzo secolo il CIVC fece questa scelta di...
di Alberto Lupetti

filari in champagne diserbati

Anni fa, con non poco coraggio, la Champagne annunciò che dal 2025 gli erbicidi sarebbero stati banditi. Esatto: dopo quasi mezzo secolo il CIVC fece questa scelta di portata enorme. Beh, è andata effettivamente così? Purtroppo, no.


 L’articolo è in versione ridotta, la versione integrale è riservata agli iscritti del Club
Iscriviti al Club per accedere a questo e tanti altri contenuti esclusivi


Nel 2024 ha piovuto tanto e questo ha portato moltissimi vigneron (soprattutto i conferitori, diciamolo) a diserbare chimicamente. Personalmente, lo scorso anno ho visto talmente tanto diserbo in Champagne come non mi capitava da almeno una quindicina di anni. L’ho documentato su Instagram e a qualcuno la cosa non ha fatto piacere perché appannava l’immagine della Champagne. Mi spiace, ma proprio perché amo, adoro la Champagne e gli champenois, ritengo che vadano raccontati anche gli aspetti meno piacevoli.

Quindi, è tornato il diserbo, con panorami dei vigneti gialli o marroni a seconda della stagione, e questa pratica sussiste in maniera non trascurabile anche quest’anno. A tal proposito, voglio solo ricordare che l’uso degli erbicidi pre-emergenza (tecnica usata per controllare le erbe infestanti prima che germoglino e spuntino dal terreno) sarebbe proibito tra i filari dal Disciplinare della AOC Champagne. Almeno quello…

Le origini del diserbo

Il 1970 è un anno importante per la Champagne e il suo vino: per la prima volta viene rotto il muro psicologico dei 100 milioni di bottiglie vendute. Da questo momento, il mondo ha fame… ops, sete di champagne, quindi bisogna produrre di più. Largo, dunque, a pratiche di cantina più spinte e, soprattutto a rese sempre più alte in vigna, grazie alla maggiore diffusione dei cloni e all’impiego massiccio della chimica, erbicidi in testa (ne parlo diffusamente nel libro La Mia Champagne). Bisogna aspettare i primi anni del XXI secolo per vedere – finalmente! – un’inversione di tendenza. Altrimenti, il diserbo era talmente radicato come pratica comune, da far passare per pazzo chi non lo praticasse. Ne è l’esempio più evidente Anselme Selosse: il papà Jacques diserbava e all’inizio faceva la stessa cosa Anselme, però sono bastati quattro anni per fargli capire quanto questa pratica fosse sbagliata. Così l’ha abbandonata, ma a costo di critiche feroci da parte degli stessi genitori. Per fortuna, il vigneron di Avize è poi andato avanti per la sua strada… Ne parlerò diffusamente nel libro a lui dedicato, in uscita l’anno prossimo.

Comunque, a dispetto della sempre maggiore presa di coscienza, il diserbo chimico non è mai cessato, sebbene abbia ceduto sempre più spazio al lavoro del suolo, meccanico o con il cavallo che sia (di cui Pascal Agrapart è stato precursore alla fine degli anni ‘90). Fino, appunto, all’annuncio nel 2018 da parte dei vertici del CIVC di voler finalmente liberare la Champagne dagli erbicidi entro il 2025. Come ci sono arrivati?

filari diserbati ed inerbiti in champagne
Panorama tipico della Champagne, con vigneti diserbati a fianco ad altri inerbiti: lo stato di salute dei secondi è evidente.

Nel 2018 le vendite di champagne si erano attestate a 302 milioni, un valore che ricordava i minimi raggiunti nel 2009 (epoca di piena recessione), benché nel frattempo l’economia mondiale fosse tornata a crescere. Inoltre, l’Europa e, nel particolare, la stessa Francia stava intraprendendo un percorso di progressiva eliminazione del glifosato, l’erbicida più diffuso. Questo accadeva grazie alla spinta dei consumatori, che chiedevano regole ambientali più rigorose, anche nel settore agricolo. Va da sé, dunque, che l’abbandono degli erbicidi si profilava come una mossa necessaria anche per la Champagne…


 L’articolo è in versione ridotta, la versione integrale è riservata agli iscritti del Club
Iscriviti al Club per accedere a questo e tanti altri contenuti esclusivi


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.