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Non solo Champagne

Ca’ del Bosco cala l’asso con la Annamaria Clementi 2009…

Franciacorta di prestigio che rivaleggia con pochissime altre etichette (di fatto una sola altra…) per il trono delle bollicine italiane, la Annamaria Clementi è stata, a sorpresa e...
di Vania Valentini

Annamaria Clementi 2009

Franciacorta di prestigio che rivaleggia con pochissime altre etichette (di fatto una sola altra…) per il trono delle bollicine italiane, la Annamaria Clementi è stata, a sorpresa e in anteprima mondiale, presentata nella sua nuova annata 2009 lunedì scorso nella incredibile sede di Erbusco. Un ironico e sempre entusiasta Maurizio Zanella ha contestualizzato la sua voglia di stupire in una splendida giornata di inizio settembre, in piena vendemmia, mostrandoci i lavori di ampliamento della cantina, ormai giunti al termine, e dei quali vi avevamo anticipato la realizzazione in occasione della mia recente visita a Ca’ del Bosco insieme ad Alberto Lupetti.

Maurizio Zanella e il suo abile ‘chef de cave’ Stefano Capelli
La mente e il braccio di ca’ del Bosco, ovvero il geniale Maurizio Zanella e il suo abile ‘chef de cave’ Stefano Capelli.

La cantina stupisce innanzitutto per lo straordinario sistema di ricezione delle uve con annesso esclusivo sistema di lavaggio delle stesse, ulteriormente ampliato e oggi completamente operativo. Credo che già solo visitando la cantina si possa capire quanto Stefano Capelli (enologo e ideatore di questo geniale progetto), che ci ha accompagnato durante la visita, abbia ragione: “più i grappoli saranno puliti, più i vini risulteranno puri”. E quello che si respira camminando qui, ora come non mai, è proprio la purezza, la pulizia, la maniacalità e l’attenzione nel gestire le uve, spogliarle di tutto ciò che comporterebbe eccessiva aggiunta di solforosa e andrebbe a soffocare, in qualche modo, l’energia e l’autenticità di questi grappoli. “Togliere, per non dovere aggiungere” è il motto di Capelli.

Lavorazione alla Ca' del Bosco
Il sistema di lavaggio delle uve si è ora evoluto, con una struttura per la ricezione delle uve totalmente automatizzata e una ferrea selezione delle stesse su nastro.

E la nuova Annamaria Clementi 2009 è frutto proprio di questa maniacale ricerca dell’eccellenza, con i grappoli che hanno beneficiato di questa ‘spa delle uve’ e l’assaggio, scevro da ogni pregiudizio, ha stupito proprio per energia, dinamismo, purezza, pulizia. Un sorso delicato, luminoso, ma anche poderoso, solido, profondo, dal potere evolutivo inconfutabile. Un Franciacorta ad altissima definizione, assoluto.

Per quanto riguarda l’annata 2009, invece, ecco quanto dichiarato per i loro vigneti dalla stessa maison di Erbusco: “millesimo caratterizzato da una stagione invernale non molto fredda e una primavera con ritmi di crescita regolari, interrotta da una brusca impennata delle temperature a partire dalla metà di maggio. Poi un luglio piovoso ha soddisfatto la sete dei vigneti, permettendo agli acini di Pinot Nero di invaiarsi verso il 15-20 di luglio, cioè una quindicina di giorni prima di quanto accaduto nel 2008. La vendemmia inizia infine il 6 di agosto, caratterizzata da tre settimane di tempo soleggiato con temperature nettamente superiori alle medie e, come nel 2008, con tutte le uve cosiddette precoci raccolte senza interruzioni, con una maturazione e uno stato sanitario ottimali. Un millesimo di spessore, dall’elevata complessità e di estrema eleganza.”

Ovviamente, i mosti della sola primissima spremitura destinati alla Annamaria Clementi sono stati fermentati in barrique e, dopo l’assemblaggio, il Franciacorta è stato tirato ad aprile 2010. Ci sono poi voluti ben otto anni perché la Annamaria Clementi 2009 fosse pronta per la sboccatura, ma senza alcuna aggiunta di dosaggio…

controetichetta della Annamaria Clementi
Come di consueto, la controetichetta della Annamaria Clementi riporta trimestre di sboccatura, quantità di solfiti e il numero della bottiglia.

Annamaria Clementi 2009

Bottiglia di Annamaria Clementi 200920% Pinot Nero, 55% Chardonnay, 25% Pinot Bianco
Olfatto ampio, di rara finezza e compostezza, dal disegno aromatico cristallino, puro. I profumi, nitidi e ben disegnati, richiamano i fiori bianchi, il limone, il bergamotto, l’alloro e l’eucalipto fino a sfiorare, con l’evoluzione, la crema di nocciola, il burro salato e una sontuosa mineralità iodata, tanto sottile quanto incisiva. La bocca vive di una cremosità agile e sfumata, priva di flessioni e capace di fondere, con maestria, densità, freschezza, articolazione e slancio. Pervaso da una salinità tanto sottile quanto incisiva, il vino è avvolgente, succoso, dotato di impeccabile distribuzione e progressione al palato, nonché di una bollicina puntiforme, delicata e carezzevole. Sfuma nel finale, donando allungo, su sensazioni mentolate e saline. È, in sostanza, appassionante, tanto da conquistare per bevibilità e piacevolezza, nonché per eleganza e indiscussa capacità evolutiva. Una Annamaria Clementi monumentale. Già al debutto…
Voto: 93/100

www.cadelbosco.com

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2 risposte a “Ca’ del Bosco cala l’asso con la Annamaria Clementi 2009…”

  1. Buongiorno Vania e grazie per il bell’articolo.
    Credo che ci sia un fraintendimento però. Si lascia intendere che le uve dell’AMC 2009 abbiano beneficiato di quella che lei definisce SPA delle uve (quindi del lavaggio) ma questo non è ovviamente possibile essendo una vedemmia di ormai 9 anni fa.
    Mi conferma che la prima vendemmia in cui si è effettuato il lavaggio è proprio la 2018?

    Grazie

    • Buongiorno Claudio e grazie per la puntualizzazione. In realtà, la prima esperienza di lavaggio delle uve alla Cà del Bosco coincide con l’Aannamaria Clementi 2008. Oggi, tuttavia, lo stesso impianto è stato ampliato e ulteriormente perfezionato. Chiedo scusa per non essere stata sufficientemente chiara e di aver creato fraintendimenti. Grazie, Vania

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