Sold-out, ma solo per poco!
Non mi stancherò mai di ringraziare tutti coloro hanno acquistato il libro La Mia Champagne, decretandone un successo al di là delle più rosee aspettative.
In 45 giorni abbiamo ‘bruciato’ quasi tutta la tiratura e, a seguire, siamo stati costretti a centellinare le poche copie rimaste. Ma ora sono terminate e le sole rimaste in tipografia sono quelle che vedete in foto. Però, proprio oggi, inizia la ristampa del libro, che dovrà pertanto tornare nuovamente disponibile nel giro di un mesetto, credo subito dopo Pasqua. In tal modo sarà possibile soddisfare le richieste pressanti delle librerie e riaprire le vendite qui sul sito. A tal proposito, chi fosse interessato a una nuova copia di La Mia Champagne può lasciare la mail qui sotto: sarà avvisato non appena le copie saranno pronte.
PS: sto esaminando le belle videorecensioni che avete pubblicato su Instagram e Facebook. Aspetto ancora qualche giorno in modo da capire la diffusione che avranno e poi sceglierò i tre vincitori… Intanto, grazie!
Sto ancora leggendo “La mia Champagne” (i miei impegni non mi hanno consentito di finirlo prima!). Un’opera veramente magistrale e unica nel suo genere! Quando ho aperto il pacco mi aspettavo un libro del formato delle guide, invece scopro un volume imponente, da collezione! Come pensare di avere acquistato una bottiglia prestigiosa e ricevere invece un magnum!
Il titolo è forse un po’ fuorviante, nel senso che da quel “mia” ci si aspetta un taglio più aneddotico, invece gran parte della trattazione è impostata su un registro storico-scientifico con una mole di informazioni veramente impressionante. Ma non si tratta mai di nozionismo enciclopedico freddo, i dati sono sempre temperati e resi umani (“vivants” direbbero i francesi) dall’esperienza dell’autore, come le analisi dei singoli villaggi e delle annate, anche vecchissime, spesso accompagnate da ricordi di degustazioni memorabili.
Personalmente le parti che mi hanno più coinvolto sono proprio i ricordi personali di Alberto, come per esempio gli incontri con vignerons e chefs de cave mitici. Se è vero che, come ci insegnano le neuroscienze, quando si legge un romanzo si formano connessioni neurali prossime di quelle che si formano con veri ricordi (leggendo si fanno “vere” esperienze), quando Alberto racconta di Richard Geoffroy che arriva con una magnum degli anni 50, visto che alla maggior parte di noi appassionati non succederà purtroppo mai, almeno leggendo quelle pagine, beh …è un po’ come esserci stati anche noi!
Grazie di cuore Alberto per il tuo lavoro straordinario e la tua passione! Veramente la cultura sullo champagne e la Champagne hanno fatto un grande passo in avanti!
…volevo scrivere “una magnum degli anni 70”!