È Chiara Giovoni l’Ambassadrice du Champagne pour l’Italie 2012!

Milanese, laureata alla Bocconi in Economia Aziendale con specializzazione in Marketing, ma soprattutto sommelier professionista AIS, scrittrice di vino e fresca autrice di un libro (Bollicineterapia, ed. Salani) di prossima uscita che propone il mondo delle bollicine in un’ottica inedita. Ecco, in pillole, il profilo del nuovo Ambasciatore, anzi Ambasciatrice dello Champagne per l’Italia.

La finale, organizzata come di consueto dall’ufficio italiano del “Comité Champagne” capitanato dal bravo Domenico Avolio, si è svolta giovedi 13 settembre a Milano e ha visto la partecipazione di Andrea De Agostini (titolare del ristorante Il Convito di Curina a Castelnuovo Berardenga), Delphine Veissiere (già titolare de La Flûte e fondatrice della École du Champagne a Milano) e, appunto, Chiara Giovoni.
In giuria, oltre ad Avolio in qualità di Presidente, il giornalista Antonio Orlando, il docente ONAV Egidio Fusco, l’Ambasciatore della scorsa edizione Andrea Gori e il sottoscritto. Il tema di quest’anno “Inox o legno, un esercizio di stile” ha portato i tre concorrenti a tenere una lezione non facile, arricchita dalla degustazione di ben 4 champagne (Bollinger Special Cuvée, Louis Roederer Brut Premier, Mailly Brut Réserve e Reinassance Cuvée Fleuron). Il livello di preparazione dei candidati è stato, come ha sottolineato Domenico Avolio, eccezionalmente alto e questo ha portato la giuria a una scelta non facile che, alla fine, ha visto primeggiare Chiara Giovoni in virtù di una passione contagiosa e una non comune capacità di coinvolgimento durante la lezione, conoscenze a parte, naturalmente.

Il suo commento dopo la proclamazione è stato “è una splendida sensazione sentirsi nel ruolo di Ambasciatrice di qualcosa di straordinario e unico come lo champagne, non solo un grandissimo vino, ma un sogno, una parola evocativa e universale che ha un posto speciale nell’immaginario delle persone, in tutto il mondo”.

Personalmente posso aggiungere, alla mia prima esperienza come giudice in Italia ma dopo tre nella giuria europea di Epernay, che in questo Concorso bisogna certamente sapere di champagne (e tutti e tre erano molto preparati nonché grandi appassionati), ma questo sapere va poi spiegato in maniera chiara e lineare, senza tecnicismi, anzi immaginando di parlare a una platea di neofiti. E in questo Chiara è stata ovviamente più brava: ha saputo ben gestire il tempo a disposizione (20 minuti più 10 di domande libere della giuria) riuscendo a schematizzare la nascita di una bottiglia di champagne dalla vendemmia e, in questo contesto, ben trattando il tema di questa edizione, fino alla degustazione. Il tutto non solo con un linguaggio semplice, ma anche con un’energia appassionante.

Ora Chiara Giovoni è chiamata al non facile compito di rappresentare l’Italia alla Finale Europea del Concours des Ambassadeurs du Champagne, che si terrà a Epernay nella sede del CIVC il 19 ottobre prossimo, ma le possibilità di ben figurare – se non addirittura primeggiare… – ci sono tutte, per questo non posso che farle il più caloroso “in bocca al lupo!”.

A proposito di Chiara, l’occasione di incontrarla di occasione del Concours, mi ha permesso di concretizzare un’idea che avevo da tempo, ovvero aprire alla sua collaborazione su questo sito. Un po’ per inclinazione, un po’ perché mi capita spesso di degustare proprio queste cuvée, so benissimo che su questo sito sto parlando prevalentemente di champagne di alto livello, se non di pezzi rarissimi che certamente fanno sognare, ma rappresentano comunque una nicchia di appassionati. Inoltre, con la seconda edizione della guida alle porte (vi lavorerò insieme ai consueti amici dall’inizio del prossimo anno), con il fatto che la crescita di questo sito (di cui sono felicissimo!) comporta un numero di articoli sempre maggiore, quindi di impegno, e, infine, con il voler parlare a una platea sempre più ampia proprio raccontando champagne “più accessibili” mi ha portato a conquistare la preziosa collaborazione di Chiara. Che – non certo per sminuire la sua preparazione, ma per sua stessa scelta – si occuperà proprio di raccontare champagne (e bollicine in genere, ma sempre di qualità) per tutti. I contributi di Chiara, proprio per connotarli nettamente, saranno caratterizzati dell’etichetta “Envie des bulles”.

A questo punto non potevo non chiedere a Chiara di presentarsi brevemente, ragion per cui le lascio la parola: “mi piace pensare allo champagne come a una fonte inesauribile di storie ed emozioni ed è questo che voglio raccontare. L’idea è di inseguire il fascino dello champagne anche attraverso ‘piccole bottiglie’, ovvero etichette avvicinabili (‘a prova di crisi’, ma soprattutto reperibili sul mercato italiano) e proporre il mio stile narrativo un po’ informale per coinvolgere chi è meno esperto. Non mancheranno aneddoti anche dalla mia missione a Epernay per difendere i colori dell’Italia nella competizione europea!”.

L’esordio è previsto per la fine della prossima settimana, non mancate!