Henriot Cuvée des Enchanteleurs: proprio un grande champagne!
II PARTE
Continuiamo la verticale della cuvée de prestige di Henriot, quella Cuvée des Enchanteleurs che sulla base della mia esperienza sembra muoversi sempre su livelli di eccellenza, visto che in questi miei assaggi non è mani andata sotto i 90/100. D’altronde, finora è stata prodotta effettivamente solo nelle grandi annate. Così, dopo le quattro tirate negli anni ’90, è la volta delle cinque che hanno visto la luce negli anni ’80…
Cuvée des Enchanteleurs
1989
55% Chardonnay, 45% Pinot Noir
Colore più pallido rispetto alla 1990 e… wow, che naso spettacolare! È pura mineralità tridimensionale, senza mancare le dolcezze fruttate e pure un tocco di spezie, il tutto in un contesto di eccezionale freschezza. L’assaggio replica perfettamente quanto riscontrato al naso, ma con un’opulenza tale da rivestire tutto il palato.
Meravigliosa progressione gustativa fino al lunghissimo finale fruttato e ancora leggermente speziato.
Voto: 96/100
1988
56% Chardonnay, 44% Pinot Noir
L’approccio olfattivo sembra molto simile al precedente, pur se meno intenso e fitto. Dà l’impressione di grande finezza e l’insieme è reso intrigante da avvolgenti note di torrefazione. Palato concentrato e talmente rotondo e levigato da rendere l’assaggio snello, pur se lo sviluppo gustativo sembra privilegiare la larghezza alla profondità.
Gran bel frutto e ritorni minerali davvero persistenti. Insomma, un grande champagne che sa essere anche piacevole.
Voto: 95/100
1985
60% Chardonnay, 40% Pinot Noir
Naso fresco di erbe aromatiche, quasi balsamico, poi ecco farsi avanti la mineralità in un insieme talmente elegante da sembrare addirittura timido. Bocca succosa e molto ben bilanciata tra la mineralità e il frutto. C’è abbondanza di materia, ma di minore intensità gustativa a centro bocca, tanto che risulta essere un vino più ampio che verticale.
Finale lunghissimo di spiccata mineralità e con un tocco fumè.
Voto: 92/100
1983
55% Chardonnay, 45% Pinot Noir
Olfatto denso e dolce di frutto, più giocato su fini rotondità che sull’intensità di espressione. Sensazione di fittezza di materia e intensi spunti dolci che vanno dalle note di panettone a quelle di amaretto. L’assaggio sembra quasi incanalato a centro bocca, questa impressione, però, esalta l’abbondanza, la densità della materia, perfettamente snellita da un’acidità importante, ma ben integrata che dona anche freschezza.
Finale nuovamente di frutto e mineralità, ancora molto persistente. Ottimo champagne, ma alla fine non riesce ad andare troppo oltre l’annata.
Voto: 91/100
1982
50% Chardonnay, 50% Pinot Noir
Naso piuttosto chiuso, timidamente giocato tre note minerali e un frutto che tende al tropicale, oltre a spunti dolci e di spezie. Il palato è fresco e intenso all’attacco, ancora una volta denso e rotondo, succoso e sempre giocato tra la bella fusione della mineralità con il frutto dolce. Però, alla fin fine, l’assaggio appare un po’ insistente a centro bocca. Finale nel segno del fil rouge dell’etichetta: frutatto/minerale di ottima persistenza.
Voto: 90/100
Barbara Rinaldi – tel. 051/553259