Non dimentichiamo gli champagne demi-sec! Ernest-Remy, ad esempio…
Di questo piccolo produttore sito a Mailly, villaggio Grand Cru nella parte nord della Montagne de Reims, ci aveva già parlato La Dame, soprattutto, è stata una delle più belle sorprese venuta fuori alle degustazioni champagne della seconda edizione della guida Grandi Champagne. Dove troverete recensiti il Brut, il Millésime e il suggestivo Rosé.
La produzione Ernest Remy, però, conta anche un’altra etichetta il Demi- sec. Si tratta di un blanc de noirs sans année prodotto con la stessa metodologia e la medesima filosofia del Brut, quindi con uve selezionate per la maggior parte a Mailly e, a ogni modo, tutte Grand Cru, fermentazione in acciaio con svolgimento della malolattica e, poi, maturazione di 36 mesi sui lieviti. Ovviamente, dopo il dégorgement, cambia il dosaggio: 39 g/l anziché 7. Vediamo.
Demi-sec
100% Pinot Noir
Strano, ma il naso, anche dopo una buona attesa nel bicchiere, stenta a rivelarsi, non fosse per le leggere note che riportano alla varietà… Ma non preoccupatevi e passate all’assaggio, allora, quando vi aspetterete una marcata dolcezza, troverete sì un vino certamente dolce, ma l’ottima spalla acida, tra l’altro molto ben integrata, e la nota sapida che contrastano piacevolmente la dolce rendono questo champagne estremamente interessante. Anche perché sfodera una gustosa persistenza ancora tra le dolcezze e la grande freschezza che bilancia, pulisce, “alleggerisce”. Spazia da un dessert come la crostata di frutta ai formaggi vaccini di media stagionatura.
Voto: 86/100
Vittorio Vezzola – tel. 0365/1896031 – www.esawine.it
Spesso i demi-sec non sono molto interessanti, sembrano proprio qualcosa di amaro zuccherato. Questo di Remy, forse anche perché lo fanno riposare in bottiglia per oltre un anno in più rispetto al brut, vuoi perché hanno indovinato l’assemblaggio, è molto gradevole. Lo consiglio con i dolci a base di mandorle