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Non solo Champagne

Una bollicina italiana da provare: Piè di Mont

Tempo fa, l’amico e compagno d’avventure Alessandro Scorsone mi disse di aver provato un Metodo Classico veramente molto interessante, prodotto in Friuli. Mi disse anche di averlo fatto...
di Alberto Lupetti

degustazione Piè di Mont 2010

Tempo fa, l’amico e compagno d’avventure Alessandro Scorsone mi disse di aver provato un Metodo Classico veramente molto interessante, prodotto in Friuli. Mi disse anche di averlo fatto assaggiare a Roberto Mangione della Salsamenteria dei Monti Parioli e di come questi ne fosse rimasto impressionato al punto da averlo subito ordinato per il suo locale. Ovviamente, aggiunse che me lo avrebbe fatto provare quanto prima… Beh, l’occasione è arrivata in un tardo pomeriggio di agosto, con una Roma tranquilla, per non dire vuota, ma con la suddetta Salsamenteria aperta. In realtà, l’occasione era l’incontro con la Delegata dei castelli Romani, Paola Gambini, per parlare del Corso Champagne a Frascati, ma l’assaggio di qualche buona bollicina è sempre bene accetto, no?

La bollicina in questione era rappresentata da una bottiglia di Piè di Mont 2010 prodotta da Roman Rizzi in quel di Piedimonte, nel Collio Goriziano, da un singolo vigneto di 1,2 ettari, posto ai ‘piedi del monte’ ed esposto a sud-est, caratterizzato da fortissime escursioni termiche che favoriscono lo sviluppo dei profumi e il mantenimento dell’acidità. Qui, comunque, vi dimorano esattamente 7.500 piante divise tra Pinot Noir (20%), Chardonnay (60%) e Ribolla Gialla (20%). Infatti, l’assemblaggio nasce già nel vigneto, anche se poi le vinificazioni sono effettuate separatamente per le tre varietà, salvo poi riassemblare fisicamente i vini a gennaio e tirare le bottiglie a maggio. Seguono 36 mesi di maturazione sui lieviti, la sboccatura e il successivo riposo di non meno di sette mesi, che arrivano a un anno per le magnum.

Alessandro Scorsone
Alessandro Scorsone mi svela il Piè di Mont alla Salsamenteria dei Monti Parioli…

Ma scopriamo meglio proprio dalle parole dello stesso Roman Rizzi cosa è Piè di Mont: “siamo una piccolissima realtà che produce solo Metodo Classico nel Collio Goriziano. Nasciamo come azienda di impianti vigneto conto terzi per le migliori aziende del Friuli e piantiamo le barbatelle ancora con il badile… Essendo la nostra azienda nel Collio, zona di grandi vini bianchi, la nostra ambizione è stata quella di fare un Metodo Classico millesimato nel quale rimanessero sempre ferme le percentuali di uve, variando solamente l’annata. La peculiarità del nostro prodotto è che la cuvée non viene fatta in cantina bensì nel vigneto e i colori dell’etichetta rispecchiano proprio la disposizione dei vitigni nella vigna: il rosso del Pinot Noir, l’arancio dello Chardonnay e l’oro della Ribolla.

Quando abbiamo avuto l’idea di fare il Piè di Mont, la nostra filosofia era quella di sentire nel bicchiere i profumi del territorio uniti a bollicine fini che dessero persistenza, equilibrio e finezza nel palato. Anticipo a LeMieBollicine che le prossime novità saranno 1.000 bottiglie di Blanc de Blancs, 34 mesi sui lieviti e dosaggio, zero che usciranno a fine anno, e 1.000 magnum di Piè di Mont con ben 60 mesi sui lieviti e ancora dosaggio zero. Usciranno alla fine del prossimo anno”. 

vigneto pie di mont
Il vigneto di 1,2 ettari si trova esattamente ai piedi del monte Calvario a Piedimonte, nel Collio goriziano.

Piè di Mont 2010

20% Pinot Noir, 60% Chardonnay, 20% Ribolla Gialla
Piè di Mont 2010sbocc. nov. 2013 – Naso davvero interessante, morbido sul versante delle note di panificazione, fresco anche sulle note di macchia mediterranea, piacevolmente legato allo Chardonnay, giustamente secco, pure tendente al minerale. La bocca apre le danze con una bollicina forse un filo abbondante, ma vivace, divertente, “stuzzicante” per parafrasare il buon Alessandro Scorsone, con una bella base fruttata e un’impostazione ancora fresca e asciutta che lascia la bocca pulitissima. Ecco, forse non eccellente in profondità, ma la capacità di lasciare la bocca estremamente fresca e non meno pulita, anche con cibi molto grassi, è certamente premiante. Oltre alla spensierata piacevolezza. Una bottiglia senza dubbio simpatica, decisamente fuori dal coro, e molto interessante già al debutto. Da provare.
Voto: 85/100

www.piedimont.it

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