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La Champagne patrimonio dell’Unesco!

Era nell’aria, se ne parlava sempre più e alla fine l’obiettivo è stato centrato: l’altroieri, 4 luglio, presso il World Conference Center di Bonn, il Comitato per il...
di Alberto Lupetti

unesco e champagne

Era nell’aria, se ne parlava sempre più e alla fine l’obiettivo è stato centrato: l’altroieri, 4 luglio, presso il World Conference Center di Bonn, il Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’Unesco ha deliberato l’iscrizione di “Coteaux, Maisons et Caves de Champagne” ai patrimoni dell’umanità! La votazione, all’unanimità, ha ritenuto la Champagne “Paesaggio organicamente evoluto”, riconoscendole il Valore Universale Eccezionale e ha ritenuto soddisfatte le condizioni di tutela e di gestione del bene candidato all’iscrizione.

coteaux di Hautvillers
I coteaux di Hautvillers e, sullo sfondo, la celeberrima Abbazia di Dom Pérignon: oltre 300 anni di storia hanno visto oggi il riconoscimento dell’Unesco.

Per gli champenois tutti non si tratta semplicemente di una soddisfazione, ma di una vera emozione, come traspare dalle parole del mitico Pierre Cheval, presidente dell’associazione Paysages du Champagne, che ha sviluppato e guidato il progetto durante questi 8 anni: “È un appuntamento con la Storia e con la nostra storia!”.

Pierre Cheval
Il simpaticissimo Pierre Cheval (Champagne Gatinois) è stato il presidente del comitato che ha portato avanti la candidatura.

D’altronde, la Champagne, con i suoi “Coteaux, Maisons et Caves” riconosciuti dall’Unesco, non rappresentano semplicemente un paesaggio viticolo, bensì sono una tecnica di produzione, lavorazione e commercializzazione originale, nata nel XVIII secolo e tuttora attiva, che ha profondamente trasformato il territorio, i paesaggi rurali e urbani, dando origine al vino champagne. Che è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo come simbolo di festa e convivialità, ma che per il sottoscritto rimane “il miglior vino del mondo”, con caratteristiche di longevità e versatilità sconosciute a tutti gli altri.

Pertanto, riconoscere “Coteaux, Maisons et Caves de Champagne” patrimonio dell’Unesco ha significato riconoscere il valore inestimabile per la popolazione mondiale di questo insieme di paesaggi e luoghi unici, portatori di storia, cultura e savoir-faire, poi perfettamente sintetizzati dal vino omonimo.

Ne sono felice, ne sono orgoglioso, visto il mio forte legame con questa terra e con gli champenoise. Un brindisi mi sembra doveroso: santé!

champagne e unesco

3 risposte a “La Champagne patrimonio dell’Unesco!”

  1. Salve vorrei porle una domanda: in Franciacorta è stata migliore l’annata 2005 o 2006? Perché sono in possesso di un anna Maria clementi 2005 e so che verso ottobre esce l’annata 2006,mi conviene acquistare adesso qualche bottiglia di 2005 o aspettare la 2006? Grazie infinite

    • Magari non è il post più adatto a questa domanda…
      Comunque, la prossima settimana pubblicherò la recensione proprio dell’anteprima Annamaria Clementi 2006!

      • Me ne scusi,me ne sono reso conto pure io…non sapevo se nei post più indietro avrebbe potuto leggere la mia domanda…allora aspetto la sua recensione!

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