4 commenti
Non solo Champagne

Ca’ del Bosco: arriva il trio delle meraviglie targato 2007

Come accade oramai puntualmente da qualche anno, arriva la nuova annata del Franciacorta di punta di Ca’ del Bosco, quell’Annamaria Clementi di cui recentemente abbiamo parlato più volte...
di Alberto Lupetti

Ca' del Bosco Annamaria Clementi 2007

Come accade oramai puntualmente da qualche anno, arriva la nuova annata del Franciacorta di punta di Ca’ del Bosco, quell’Annamaria Clementi di cui recentemente abbiamo parlato più volte grazie ai racconti di Vania Valentini. Stavolta, però, c’è anche qualcosa in più, perché la cantina di Erbusco ha sfoderato una sorta di trio delle meraviglie sotto il cappello dell’annata 2007. Infatti, la Cuvée Annamaria Clementi per così dire ‘classica’ è accompagnata dalla sua declinazione Rosé e pure dal millesimato Dosage Zéro Noir, come detto tutti 2007. Così quel geniaccio di Maurizio Zanella: “si tratta di tre distinte opere unite nello stile Ca’ del Bosco. Tre espressioni indipendenti di un unicum della natura”.

Maurizio Zanella e Stefano Capelli (chef de cave Ca' del Bosco)
Ecco il segreto e l’anima di Ca’ del Bosco: Maurizio Zanella, suo creatore e sua attenta guida, e Stefano Capelli, lo… ‘chef de cave’!

A proposito di natura, in Franciacorta la 2007 è stata un’annatacon un inverno tra i più secchi e più tiepidi di sempre, a cui è seguita una primavera precoce e anch’essa calda. Aprile e maggio sono stati in pratica due mesi estivi, così le piante hanno accumulato un consistente anticipo vegetativo, svolgendo le fasi più delicate del suo ciclo (fioritura ed allegagione) in condizioni ideali per temperatura e luminosità. In seguito, dopo le piogge abbondanti di inizio giugno, è tornato il caldo-arido, al punto che nella seconda metà di luglio sono stati più volte raggiunti e superati i 40°C. In virtù dell’anticipo conseguito in primavera e mantenuto nonostante la siccità di luglio, la vendemmia delle uve è iniziata – record assoluto – il primo di agosto, ma la qualità sanitaria ha raggiunto standard di eccellenza. Vista la stagione, sono state riservate alla Cuvée Annamaria Clementi le uve dei vigneti più tardivi (vendemmia ultima decade di agosto, N.d.A.): lo Chardonnay di Belvedere, sulle alture del Comune di Iseo e i Pinot Nero delle colline di Passirano, esposti ad Est. Il 2007 è stato l’anno dello Chardonnay, che si è espresso in tutta la sua potenzialità di frutto e di mineralità”.

Degustazione Annamaria Clementi 2007
La splendida Annamaria Clementi 2007 durante la degustazione, con Vania in secondo piano, e la sua controetichetta, che riporta sempre numero della bottiglia e data di sboccatura.

Ma è ora di andare a conoscere da vicino questi nuovi Ca’ del Bosco, precisando che la degustazione si è svolta la settimana scorsa in quel fantastico ristorante che risponde al nome di Stella d’Oro (a Soragna, nella Bassa Parmense), presenti lo stesso patròn Marco Dallabona, naturalmente Vania Valentini, il vulcanico Thomas Rossi e Angelo Capasso, deus ex machina del non meno celebre e apprezzato Salumificio Squisito.

Cuvée Annamaria Clementi 2007

Ca' del Bosco Annamaria Clementi 200720% Pinot Nero, 55% Chardonnay, 25% Pinot Bianco
(vinificazione in barrique, selezione dei migliori 28 vini base, tiraggio aprile 2008, maturazione sui lieviti 8 anni e 5 mesi, dosaggio 1 g/l)
Sboc. Estate 2016, bott. 6445 – Naso accattivante, fresco, ma si tratta di una freschezza da erbe aromatiche che sembra quasi contrapporsi a una sensazione di densità, di cremosità, dolcezze comprese. Ma è anche un naso certamente ricco, agrumato, floreale, speziato, dolce di frutto e minerale, per un risultato, come detto, estremamente accattivante, o meglio, invitante. L’attacco in bocca è anch’esso molto bello, avvolgente e coinvolgente, vellutato, sottile, valorizzato da una bollicina a dir poco splendida. Forse è più autorevole e meno dolcemente accattivante rispetto al naso, ma proprio per questo importante, di valore, solido nella gustativa. Anche per via dell’ottima spalla acida che sostiene la materia, la distende, la porta a uno splendido finale salino e fruttato. Insomma, una AMC buona, veramente molto buona che, a nostro avviso, ha solo la 2004 ‘davanti’ a sé. Una prova maiuscola di Zanella e del suo staff.
Voto: 93/100

Ca' del Bosco Dosage Zero Noir
L’annata 2007 ha visto nascere, oltre alle due AMC, il Pinot Nero in purezza, senza dosaggio, della linea Vintage Collection.

L’assaggio è proseguito con la Cuvée Annamaria Clementi Rosé 2007 (100% Pinot Nero, frutto di tre soli vigneti trentennali di Erbusco vendemmiati il 2 agosto, poi vinificazione, maturazione e sui lieviti e dosaggio come la ‘bianca’), ma dobbiamo confessare che non ci ha convinto. Siamo rimasti tutti sorpresi, ma, purtroppo, non in positivo come con la ‘bianca’, quindi in netta controtendenza con le precedenti annate. Abbiamo pertanto deciso di non giudicarla e ci siamo ripromessi di riassaggiarla nel giro di qualche mese. Così siamo passati al più ‘prezioso’ della linea Vintage Collection, il blanc de noirs senza dosaggio, che matura molto più a lungo rispetto agli altri tre fratelli. Curioso scoprire che, pur trattandosi di un Pinot Nero in purezza, la vendemmia è avvenuta due settimane più tardi rispetto alla AMC Rosé, ma dobbiamo ricordare che i tre vigneti da cui nasce si trovano a ben 466 m slm. E questa, forse, è stata la sua fortuna…

Dosage Zéro Noir 2007

Dosage Zéro Noir 2007 Ca' Del Bosco100% Pinot Nero
(vino di selezione, vinificazione in barrique con élevage di 5 mesi, tiraggio 11 aprile 2008, maturazione sui lieviti 8 anni e 5 mesi, dosaggio 0 g/l)
Sboc. Primavera 2016, bott. 6210 – Naso freschissimo e non meno pulito, teso, netto, scuro a riportare giustamente alla varietà, ma mai insistente o pesante. Il frutto in questo momento ancora non viene fuori, se si eccettuano note di frutta secca e una certa tostatura, così l’olfatto risulta giocato su queste sensazioni nette e fresche, oltre a una sensazione fumé che riporta alla vinificazione in legno, ma non può certo essere definita boisé, beninteso. La bocca, oltre alla splendida bollicina, che poi è un po’ la caratteristica della maison di Erbusco, rispecchia perfettamente il naso, ma ha in più uno spessore, una grassezza da frutta secca che danno concretezza all’assaggio. Forse si vorrebbe un centro bocca meno sottile, ma la pulizia e la freschezza, ancora, del finale danno definitivamente valore alla bottiglia.
Voto: 89/100

Sorpresi? Beh, se rileggiamo il pezzo sull’andamento dell’annata, vediamo che è stata una vendemmia da Chardonnay e questo, dunque, ‘giustificherebbe’ la performance non convincente in questo momento della Annamaria Clementi Rosé e un Dosage Zéro Noir buono ma non dei migliori, anche se in linea con alcune annate passate. Colpisce, invece e in positivo, la prestazione maiuscola dell’Annamaria Clementi ‘bianca’, forse tra le migliori uscite finora dalle cantine di Erbusco. Colpisce – e forse anche sorprende – perché tutto ciò è avvenuto in una vendemmia con ‘tempistiche’ da Sicilia e con un assaggio effettuato a soli due mesi o giù di lì dalla sboccatura, quindi questa top cuvée di Ca’ del Bosco potrebbe riservarci ulteriori belle sorprese.

Ad maiora!

www.cadelbosco.com

Suggerimenti a tema:

4 risposte a “Ca’ del Bosco: arriva il trio delle meraviglie targato 2007”

  1. Salve Signor Lupetti,

    le scrivo per chiederle una delucidazione in merito ai punteggi dati alle AMC 2006 e 2007.

    Dell’annata 2006 lei scriveva in data 20 luglio 2015: ” batte di gran lunga la 2005, ma riesce pure a sopravanzare la tanto buona 2004…”

    voto 92/100.

    Mentre dell’annata 2007 ha detto: ” Insomma, una AMC buona, veramente molto buona che, a nostro avviso, ha solo la 2004 ‘davanti’ a sé.”

    voto 93/100.

    Qui la domanda sorge spontanea: se la 2006 riesce pure a sopravanzare la tanto buona 2004 mentre la 2007 ha solo la 2004 davanti a sé, come mai la 2007 ha un punteggio superiore, seppure di un punto, rispetto alla 2006?

    Cordiali saluti

    Marco Sincalli

    • Ha ragione! Manca un pezzo che ho dato per scontato, accidenti! Invece…
      Mi spiego. Negli ultimi anni ho assaggiato e raccontato le varie uscite di AMC. Nel frattempo, però, ho riassaggiato più volte la 2004 negli ultimi mesi e l’ho trovata profondamente migliorata. Parecchio, tanto da ritenerla, insieme a Vania Valentini, un po’ il punto di riferimento di questa cuvée. Purtroppo, non ho rendicontato coi lettori di questi ultimi assaggi, così i più attenti come lei hanno notato l’incongruenza. Bravo lei, dovevo essere più attento io.
      Insomma, ricapitolando, oggi la vedo così:
      1) 2004 a praticamente 94/100
      2) 2007 a 93/100
      3) 2006 a 92/100

      PS: certe sviste, però, con gli champagne non mi capitano… 😉

      • Buonasera Signor Lupetti,

        la ringrazio per la precisazione e attendo con moltissimo piacere un suo articolo sui nuovi assaggi della AMC 2004, anche perché con 94/100 ci stiamo muovendo verso punte di eccellenza per le bollicine del Bel Paese.

        Cordiali saluti

        Marco Sincalli

        • Grazie a lei delle attente osservazioni.
          A questo punto devo organizzare un ulteriore riassaggio della AMC 2004…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.