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Millésime

Anteprima Jacquesson: ecco il Corne Bautray 2008!

L’avevo promesso in occasione della recensione della Cuvée 742, eccomi dunque a presentare in anteprima i Lieux-Dits 2008, o meglio uno di loro, forse il più importante per...
di Alberto Lupetti

Corne Bautray 2008

L’avevo promesso in occasione della recensione della Cuvée 742, eccomi dunque a presentare in anteprima i Lieux-Dits 2008, o meglio uno di loro, forse il più importante per la maison di Dizy. Prima di entrare nei dettagli, però, vale la pena ricordare cosa sono i lieux-dits e, soprattutto, cosa significano per Jacquesson. Per lieu-dit si intende un vigneto identificato da un nome specifico e questo vigneto può essere di un unico proprietario, al che viene anche definito ‘monopole’, o, caso molto più frequente, frammentato in diverse parcelle facenti capo ciascuna a proprietari anch’essi differenti. Diversamente della Borgogna, essendo lo champagne un vino di assemblaggio, i lieux-dits non hanno mai rivestito un’importanza rilevante, ma, dopo il fenomeno dei clos, anche in Champagne si è iniziato negli anni ‘70, invero un po’ in sordina, a proporre vini da singolo e specifico vigneto, per poi vedere esplodere il fenomeno definitivamente negli anni ’90, fino agli eccessi di oggi. Già, perché non tutti, anzi pochi vigneti in Champagne sono effettivamente ‘adatti’ a essere imbottigliati singolarmente. Ma lo vedremo meglio nel libro ‘La Mia Champagne’, prossimamente…

Laurent e Jean-Hervé Chiquet
Laurent e Jean-Hervé Chiquet, gli oramai celebri fratelli non semplicemente alla guida (dal 1988), ma vera anima di Jacquesson.

Torniamo a Jacquesson e al 1988, quindi all’anno in cui i fratelli Jean-Hervé e Laurent ricevono la maison dal padre Jean Chiquet. All’epoca, la gamma Jacquesson contava il Brut Perfection come non millesimato e il Grand Vin Signature e un Blanc de Blancs come millesimati. In quest’ultima categoria, sappiamo che il primo non verrà più prodotto dopo il 1995, il secondo evolverà ben presto come Avize (prodotto fino alla vendemmia 2000 compresa) e, in più, dal 1988, i due fratelli daranno vita al Millésime. In questo ambito, la continua voglia di sperimentare, di fare sempre meglio da parte dei due Chiquet, ma soprattutto la nascita della Cuvée 700, che diventa il miglior assemblaggio possibile ogni anno, porterà nel 1995 a un tentativo di isolare il vigneto più vecchio di famiglia.

Il vigneto Le Corne Bautray di Jacquesson
Il vigneto ‘Le Corne Bautray’, nella parte più alta di Dizy. Fu piantato a Chardonnay da Jean Chiquet nel 1960.

Questo vigneto di un ettaro è il lieu-ditLe Corne Bautray’, sito sulla parte alta di una ripida collina orientata a sud-ovest che guarda Dizy ed Epernay; il suolo è argilloso, ricco di sassi di fiume su strato di craie in profondità. Fu piantato a Chardonnay da Jean nel 1960 con una densità di 9.000 piante per ettaro con sistema di allevamento ‘Chablis’. Gli Chiquet lo vinificavano in botte, come da loro tradizione, ma lo utilizzavano in assemblaggio, invece nel 1996 provarono a imbottigliarlo da solo. L’esperimento si rivelò interessante, così lo ripeterono nel 2000 e stavolta ne vendettero alcune bottiglie. Lo champagne fu apprezzato, così gli Chiquet capirono che se il Millésime poteva essere pensionato, nelle annate veramente eccezionali, alcuni dei loro vigneti potevano essere proposti in solitaria. Così la vendemmia 2002 fu l’ultima a vedere il Millésime e, contemporaneamente, debuttare gli inediti Lieux-Dits, quattro: il suddetto Corne Bautray, il capostipite, Champ Caïn (blanc de blancs, Avize), Vauzelle Terme (blanc de noirs, Aÿ) e Terres Rouges (rosé, Dizy). Il resto è storia recente, non prima di notare come, in occasione dei tiraggi del 2009 (quindi vendemmia 2008), i fratelli Chiquet decisero di passare al bouchon liège su questi champagne al fine di ottenere maggiore complessità e maggiore freschezza; la stessa cosa sarà estesa l’anno successivo anche alla Cuvée 700 DT, come visto la scorsa volta. Quindi, il Corne Bautray 2008, così come i suoi fratelli, è il primo tirato con il sughero, rimasto poi ben nove anni sui lieviti prima del dégorgement manuale e del dosaggio da… brut zéro. Una scelta coraggiosa, ma giusta, tenendo anche conto del fatto che le uve del vigneto, raccolte il 15 settembre, mostrarono un’acidità (8,3 g/l) in linea con la media dell’annata, ma una maturità (11,5°!!!) nettamente superiore.

Controetichetta Jacquesson Corne Bautray 2008
La ‘solita’, ricca controetichetta Jacquesson caratterizza anche per il Corne Bautray.

Corne Bautray 2008

Bottiglia Corne Bautray 2008 Jacquesson100% Chardonnay
dég apr. 2018 – Non siamo nella Côte des Blancs, quindi non vi aspettate un naso sottile e minerale… No, qui ci sono vinosità, complessità, ricchezza, ma anche classe, profondità, fascino. Oltre a tutto ciò, in questo 2008 il naso è anche gratificante e stimolante nell’espressione, senza dubbio florale, agrumato (ma sempre in fiore), quindi segnato da note di frutta matura quasi esotica, poi nocciola, crema chantilly, erbe provenzali. Ma, in tutta questa articolazione, l’energia dell’annata fa sì che l’insieme sia sempre sostenuto, vivace, fresco. L’assaggio denota immediatamente coerenza con l’olfatto, mostrandosi pieno e setoso, ma con un centro bocca che scintilla di freschezza e cremosità, dai profili balsamici e dalla materia tattile con pennellate di maturità, sempre elegante, poggiata su una bollicina puntiforme e di rara finezza. Chiusura interminabile con un finale dalla notevole spinta sapida, senza perdere mai di vinosità. Rimane uno champagne da amatori, ciò nonostante l’influenza dell’annata ne ha smussato il carattere solitamente tendente al barocco. Un minimo di pazienza, ovvero di cantina, ne rivelerà appieno il valore e il grande fascino, facendone il ‘migliore’ dei Corne Bautray. Almeno finora…
Voto: 95/100

(ha collaborato alla degustazione Vania Valentini)

Non solo l’annata, ma, a mio avviso, pure il tiraggio con il sughero hanno dato una marcia in più a questo champagne (così come ai suoi fratelli, ovviamente…). E il fatto di non averlo dosato si è rivelato vincente, visto il perfetto equilibrio gustativo del vino. Di Corne Bautray 2008 sono state tirate 5.488 bottiglie e 304 magnum, però, considerando che un giorno lo rivedremo come Dégorgement Tardif, non tutte arriveranno sul mercato. Purtroppo… 

Ho detto più volte che, avendo avuto l’onore e la fortuna di partecipare alla degustazione mirata a decidere se far uscire prima i Lieux-Dits 2008 o 2009, alla fine la scelta cadde sui 2008 nonostante le mie perplessità. Ritenevo, infatti, che i 2008 avessero ancora bisogno di tempo, ma gli Chiquet mi dissero che, essendo da Jacquesson le annate con il ‘9’ superiori, preferivano far uscire regolarmente i 2008 prima. La prossima settimana sarò da loro per un altro invito prestigioso: la scelta dei dosaggi per i Lieux-Dits 2009… beh, vi saprò dire!

Gli champagne Jacquesson sono distribuiti in esclusiva da:
Pellegrini – tel. 035/781010 – www.pellegrinispa.net

Suggerimenti a tema:

6 risposte a “Anteprima Jacquesson: ecco il Corne Bautray 2008!”

  1. Racconto come sempre assai interessante, sia della bottiglia che della genesi del vino. Le ricordo, Alberto, di informarsi dagli Chiquet sulle scelte fatte rispetto ai vari Lieux-Dits nella vendemmia 2014. Son curioso di sapere se e quali verranno imbottigliati separatamente, e se invece qualcosa è finito a “rimpolpare” la Cuvée 742. Grazie.

    • Allora, ricordo che mi hanno detto ci saranno 2 Lieux-Dits 2014… ma non ricordo quali! Devo riascoltare la registrazione…

  2. Sinceramente mi aspettavo una valutazione superiore visto l’annata la capacità del produttore e non ultimo la fascia di mercato dove si colloca la bottiglia in questione , alla fine tutti i mostri sacri in annata 2008 prendono o i 100pt o li sfiorano e invece qui sembra che manchi più di qualcosa .

    • Beh, rispetto al passato c’è stato un bel salto in avanti, rispetto ai 2008 in genere… forse può sembrare come dice lei. Ma 95/00 è comunque una valutazione notevole, no? E, comunque, aspetti Vauzelle Terme e Champ Caïn 2008!!!
      Corne Bautray è molto particolare, è uno Chardonnay della Vallée, ha una personalità difficile, è quasi crepuscolare…

      • Come dicono in Jacquesson la 2009 sarà probabilmente la loro vera 2008, quindi probabilmente le migliori espressioni si vedranno in quella annata, come conferma anche Alberto dalle degustazioni. Un 737 DT base 2009 a dir poco spaziale.
        Vorrei fare domanda ad Alberto, cosa ne pensa di Vauzelle Terme 2009?
        Per complessità, richezza ed equilibrio, potrebbe essere il migliore Jacquesson mai prodotto? Uno dei migliori blanc de noir della champagne?
        Ho saputo che dovrebbe uscire circa il prossimo anno ad aprile.
        A quando le recensioni dei restanti lieux dits 2008?
        Complimenti per tutto Alberto!

        • VT 2009? Spaziale! Come scritto nell’anteprima già pubblicata in Grandi Champagne 2018-19… E pure lo Champ Caïn non è da meno. Subito dietro, ma solo perché più ‘difficile’, il Corne Bautray. Quindi, sì, uno dei migliori BdN di Champagne, ma se sarà il miglior Jacquesson di sempre è impossibile dirlo, no?
          Uscite Lieux-Dits: 2008 aprile di quest’anni, 2009 aprile 2020.
          Prossima settimana spero di pubblicare Champ Caïn 2008.
          Saluti

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