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Millésime

Charles Heidsieck: è in arrivo il Vintage 2012!

Come in tutte le maison de champagne, anche da Charles Heidsieck la produzione del classico millesimato è estremamente limitata (sappiate che, sul mercato, la categoria vale solo l’1,1%...
di Alberto Lupetti

tappo Charles Heidsieck Brut Millésimé 2012

Come in tutte le maison de champagne, anche da Charles Heidsieck la produzione del classico millesimato è estremamente limitata (sappiate che, sul mercato, la categoria vale solo l’1,1% in termini di volumi, dato relativo alle vendite del 2019). Peccato, perché, in generale, questa tipologia di champagne conta spesso e volentieri dei piccoli capolavori che hanno anche il vantaggio di proporsi a prezzi decisamente competitivi. Allora perché produzione e successo limitati? A mio avviso perché sul mercato questi champagne rimangono schiacciati tra i numeri dei sans année e l’appeal delle cuvée de prestige, come confermano proprio i dati di vendita. Invece, ritengo che i millesimati siano i più puri testimoni dell’annata, del suo valore, in molti casi anche oltre lo stile del produttore, invece solitamente più evidente nella cuvée de prestige (anch’esse millesimate salvo rarissimi casi, come sappiamo).

Da Charles Heidsieck, il millesimato è stato ancora più raro che da altri. Prendiamo gli anni Duemila, ad esempio: è stato fatto il Millésimé 2000 (peraltro eccezionale), poi c’è stato un salto fino al 2005, prima di passare al 2006 e al 2008. Questi ultimi due li ho trovati molto rappresentativi dell’annata, i primi due citati, invece, molto più Charles che millesimo, al punto da collocarsi sul podio degli champagne più espressivi di queste due vendemmie non facili. Ora, però, ecco un altro balzo fino al Millésimé 2012, che oggi scopriremo in anteprima. Il fatto di millesimare piuttosto raramente da Charles, a dispetto del fatto che oggi, grazie al clima, questo sia molto più ‘facile’, è dovuto al fatto che per loro “non conta sia una grande annata, ma che sia una tale da rispettare i canoni stilistici Charles Heidsieck, quindi rotondità, generosità, piacevolezza”. Pertanto, ci sta che abbiano saltato 2009, 2010 e 2011, però stupisce la rapidità con la quale sia arrivato questo Millésimé 2012, forse anche perché il precedente Millésimé 2008 è rimasto sul mercato neanche una decina di mesi. Già, per via dell’annata mitica e mitizzata, nonché dell’oggettiva eccellenza del vino, il Millésimé 2008 è di fatto sold-out e non è facile neanche trovare le eventuali rimanenze di mercato. Quindi la Maison ha dato il via al Millésimé 2012, che si propone curiosamente con poco più di 6 anni passati sui lieviti nelle Crayères. Nel dettaglio, questo champagne è fatto con uve di 10 tra Grand e Premier Cru (Oger, Vertus, Chouilly e Cuis per lo Chardonnay, Verzy, Aÿ, Ludes, Ambonnay, Tauxières e Avenay per il Pinot Noir) e, dopo il dégorgement, è stato dosato a 8 g/l.

Cyril Brun
Cyril Brun, champenois di Aÿ da generazioni, è lo chef de cave di Charles Heidsieck dal 2015. Ha le idee molto chiare su come razionalizzare la Maison senza comprometterne minimamente lo stile.

Poi c’è la benedetta annata 2012. Partita in sordina con i primi champagne usciti, si sta facendo sempre più valere, tanto da sapersi proporre, differenze caratteriali a parte, su livelli veramente d’eccellenza, molto a ridosso della 2008, sebbene non sembra averne il medesimo potenziale di invecchiamento. Vedremo, comunque gli champagne del 2012 stanno mettendo in campo una piacevolezza coinvolgente e una struttura di pregio, con ottimi valori di maturità e acidità, peraltro in perfetta armonia tra loro. Un miracolo, ricordando l’andamento a dir poco catastrofico fino alla seconda parte dell’estate e una resa inferiore del 30% per via delle gelate primaverili. Un miracolo dovuto ancora una volta alla consuetudine champenoise del “c’est aout qui fait le mout”. Nello specifico di Charles, la Maison ha dichiarato che “la 2012 è stata una scelta ovvia per un millesimato. Dopo la fenomenale annata 2008, che ha richiesto un lungo invecchiamento per mostrare tutto il suo potenziale, la 2012 offre un bellissimo contrasto come molto classica ed elegante. I suoi vini hanno dato vita a un assemblaggio caratterizzato da piacevole morbidezza, intensità aromatica e freschezza salina, tipica del nostro stile. L’eleganza e la profondità di questo Millésimé 2012 lo rendono ideale da gustare e abbinare ai piatti più sofisticati, oltre a essere perfettamente adatto per un ulteriore invecchiamento”. Buono ora come domani, quindi. Andiamo a scoprirlo…

Crayères Charles Hedisieck
Charles Hedisieck è tra pochissime maison ad avere le Crayères ed è qui sotto che maturano tutti i suoi champagne. Il Millésimé 2012 vi è rimasto sei anni.

Brut Millésimé 2012

Bottiglia Charles Heidsieck Brut Millésimé 201260% Pinot Noir, 40% Chardonnay
dég. mar. 2019 – Beh, non appena metti il naso nel calice non hai dubbi: è Charles! Ed è uno Charles di grande eleganza, nel quale la consueta ricchezza stavolta non dà sensazione di opulenza, ma di finezza, con un’espressione legata prima di tutto ai frutti freschi (pesca e prugna) su una base di nocciola, fresca, non tostata, quindi mai eccessivamente grassa, e una intensa vena di fiori d’agrumi. È un naso gioioso, mai impegnativo e, proprio per questo, immediatamente e istintivamente attraente. Voglio dire che è uno champagne che non ti fa pensare più di tanto, ma ti piace subito e chiede di berlo. L’eleganza è il leitmotiv anche della bocca, tanto nella bollicina, quanto nella gustativa. Una gustativa sottile, che non ha quindi lo spessore dei millesimati che hanno preceduto questo 2012, ma un’immediata piacevolezza sì. Attenzione, è ben lontano dalla banalità, ma questa trama fruttata fresca è talmente elegante ed è talmente piacevole che… un sorso tira l’altro. Complici il centro bocca minerale al limite del sapido e il finale delicatamente salino, con in più quella piacevole vena amaricante di agrumi che lo rende anche molto versatile a tavola. Lo trovo stilisticamente molto sovrapponibile agli ultimi Brut Réserve, ma con una cremosità, un dettaglio e una distensione del finale che solo i millesimati figli di una grande, ops… una “piccola-grande annata” (© Cyril) possono avere.
Voto: 94/100

Cyril Brun
La mia chiacchierata con Cyril Brun di venerdi scorso, io da casa lui dal Pavillon, con degustazione in contemporanea del nuovo millesimato di Charles.

Proprio così, lo chef de cave ritiene la 2012 una grande annata, ma tra le minori di questa pregiata cerchia. E proprio con Cyril ho parlato a lungo via Face Time venerdì scorso, senza mancare l’assaggio insieme e in contemporanea del Millésimé 2012. Cyril ha convenuto con me sull’immediatezza e la finezza di questo champagne e ha aggiunto una cosa importante “avrei visto meglio prima il 2012 e solo più tardi il 2008”. Mi ricorda, infatti, come la 2008 sia un’annata da lunghissimo invecchiamento e la 2012, almeno per quanto riguarda Charles, un’annata capace di dare vini già pronti al debutto nella loro piacevolezza e che manterranno questa piacevolezza per un arco di cinque anni. Pertanto, non trova il Millésimé 2012 uno champagne da lunga attesa ed è per questo che non ha tirato troppo per le lunghe la sosta sui lieviti. Cyril mi spiega anche come il riscaldamento globale abbia notevolmente mischiato le carte in tavola, rendendo più frequente la possibilità di millesimare, ma, al tempo stesso, dando di volta in volta dei vini da invecchiamento o meno. Quindi, il millesimato di trent’anni fa, che aveva bisogno di tempo per esprimersi, è cambiato, o meglio, non è più tale in tutte le annate e Cyril trova questa variabilità molto interessante, in quanto diversi millesimati saranno già perfettamente fruibili al debutto, senza dover attendere anni di cantina. In effetti, è un aspetto positivo, che allarga non poco il panorama degli champagne millesimati e li rende più popolari, a patto… che gli appassionati capiscano questo tipo di approccio e non si ostinino a inseguire soltanto alcune annate in quanto ‘mitiche’, ovvero da anni di cantina. Questo 2012 è molto coinvolgente dal punto di vista gustativo e lo è subito. Così ce lo beviamo oggi con soddisfazione, rimandando a domani il 2008

Gli champagne Charles Heidsieck sono distribuiti in esclusiva da:
Philarmonica – tel. 030/2279601 – www.philarmonica.it

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7 risposte a “Charles Heidsieck: è in arrivo il Vintage 2012!”

  1. Buonasera Alberto,
    Per caso è già stata resa nota la data di uscita sul mercato del Taittinger Comtes de Champagne 2008?
    Ringrazio e saluto cordialmente

  2. Buonasera Alberto, ho appena acquistato una bottiglia di Blanc de millieneirs 2006 sboccatura 2019. Secondo lei quanto tempo di sosta in bottiglia devo dargli per avere una bevuta eccezionale?

    • Avendo fatto oltre 10 anni sui lieviti, due anni sono il minimo sindacale. Da quel momento in poi, diventa una questione di gusti, ovvero di quanto si prediligano gusti più freschi o più maturi…

  3. Buonasera Alberto, ho appena acquistato un Charles Heidsieck millésime 2006 (deg. 2017), che ha già quindi quasi 4 anni in bottiglia. Potrei già stappare per godere di qualche nota di complessità/evoluzione o attendo?

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