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Corsi Champagne

Conoscere lo champagne

Viste le diverse richieste, tra una Masterclass e l’altra abbiamo pensato di riproporre il mini-corso sullo champagne, una serata per approfondire, o addirittura conoscere il fantastico mondo dello...
di Alberto Lupetti

Viste le diverse richieste, tra una Masterclass e l’altra abbiamo pensato di riproporre il mini-corso sullo champagne, una serata per approfondire, o addirittura conoscere il fantastico mondo dello champagne. Sotto la guida di Alberto Lupetti si andranno a toccare diversi argomenti, storici e produttivi, degustando al contempo ben 7 etichette per l’occasione, ciascuna particolarmente rappresentativa di un genere. Pertanto si andrà dal classico brut sans année al non dosato, dallo Chardonnay in purezza fino al Pinot Noir in purezza, dall’immancabile rosé al tipico millesimato e fino alla cuvée de prestige. La data è fissata al 22 febbraio 2016 (lunedì). Gli champagne in degustazione sono:

  • Charles Heidsieck Brut Réserve
  • Andre Jacquart Brut Experience
  • Louis Huot Cuvée Initiale
  • Fleury Blanc de Noirs
  • Encry Grand Rosé
  • Taittinger Millésime 2006
  • Dom Pérignon Vintage 2006

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17 risposte a “Conoscere lo champagne”

  1. Gentile Alberto buon giorno

    Ho acquistato una bottiglia di Magnum Rose Drappier, metodo saignee, 100% Pinot noir.
    Nelle note della bottiglia ho visto che consigliano un abbinamento col salmone e con costolette di agnello alla brace e macedonia di fragole. Come può essere così versatile?

    La fermentazione malolattica non tutti la fanno. Ma esattamente a cosa serve?

    Ma la domanda più importante è: quando verrai a Milano per una masterclass?

    Cordiali saluti
    Luca

    • Anche in questo caso avevo risposto, ma s’è persa con il cambio del sito…
      Dicevo che i rosé macerati, in quanto molto “vino”, si sposano perfettamente alla carne. Poi, però, in Champagne oggi si usa servire con il dessert di frutta il rosé e un rosé del genere, con il suo frutto marcato, si presta particolarmente bene a questo abbinamento. Senza contare che le fragole sono da sempre un gran complemento dello champagne, non solo rosa…

      In poche parole, la malolattica rende gli champagne più morbidi e più pronti, per questo la fanno in moltissimi. Chi non la svolge lo fa per rispetto della tradizione. È un discorso lungo, questo veramente in sintesi…

      Per ora le ho fatte e le farò con AIS Milano, vediamo se riesco a organizzarle anche per chi non è AIS…
      Grazie

      • Salve
        Ho una bottiglia di krug gran cuvee brut reims ma non è presente l anno, solo un codice. Ho contattato la krug la quale mi ha detto essere del 1988

        Sapete dirmi il valore? Grazie

        • La Grande Cuvée non può avere l’anno perché è un assemblaggio di più annate. Ovviamente c’è un’annata base, preponderante, e poi le altre.
          Per scoprire l’una e le altre, deve inserire il codice su questa pagina: https://www.krug.com/krugids
          A Milano le avranno detto che l’annata più vecchia è la 1988, non la base, non è possibile, perché all’epoca il codice non esisteva…
          Mi faccia sapere, così vediamo anche il valore

          • Alt, contrordine! Ho visto la foto della bottiglia che ha pubblicato sulla pagina FB di LeMieBollicine…
            Niente ID Code, si tratta di una vecchia bottiglia, due restyling fa, per capirci. Quindi potrebbe effettivamente essere base 1988: wow!
            Se ben conservata è una grandissima bottiglia, essenza della migliore tradizione Krug. Valore? Direi 250-300 euro.

  2. esatto, non cè nessun id code, ho dovuto scrivere a krug l’unico codice che è presente nel retro del collo della bottiglia il quale è: L 501 3165 , e loro dopo un po di ricerche mi han detto (in inglese) che si tratta di un blend di annate tra anni 70 e 80, e quella bottiglia è del 1988 , infine han detto che ha lasciato le loro celle nel 1998, non capisco se intendono che han finito di commercializzare le ultime in quell’anno o quel codice L 501 3165 è del 1988 ma venduto nel 1998 ,…. son ben felice di sapere che venga 300 euro, pensi che giaceva dimenticata in in armadio assieme ad un dom perignon (moet chandon a epernay) “vintage” cuvee del 1990.. sapreste dirmi il valore anche di quest’ultimo? grazie mille

    • Oddio, c’è qualcosa che non mi quadra con le date (se è base 1988, è stata imbottigliata nel 1989 e degorgiata nel 1994, quindi venduta tra la fine di quell’anno e il 1995, quindi non capisco il 1998…), comunque è una bottiglia della migliore era di Krug, come detto.
      Il DP 1990? Siamo su quella linea: 300-350 euro.

  3. Salve Alberto è possibile sapere i dosaggi dei Krug in generale visto che non sono riportati da nessuna parte

    grazie mille

    • È rimasto l’ultimo, grande segreto di casa Krug. Comunque, dovrebbero essere tra i 6,5 e gli 8 g/l a seconda delle annate…

  4. queste le parole esatte che mi han risposto quelli della krug: ” it seems your Krug Grande Cuvée has been re-created in 1988 and left the Krug cellars in 1998. The blend includes wines from 70’s and 80’s.
    Best regards,”

    • Allora, dalle loro parole: base vendemmia 1987, assemblaggio avvenuto nel 1988 con vini di riserva almeno fino al 1975, dégorgement nel 1993, vendite a partire dal 1994. Pertanto, si tratta di una delle ultimissime bottiglie di questo assemblaggio ad arrivare sul mercato (allora le vendite non correvano come oggi…), una sorta di ‘Collection’, se posso usare un po’ impropriamente questo termine riservato ai Vintage. Sarà una bevuta straordinaria!

  5. Egr. Sig. Lupetti Le chiedo cortesemente di voler offrire a me ed ai suoi lettori un “viaggio” in Champagne. In particolare Le chiederei di pubblicare sulle pagine di questo bellissimo sito, un itinerario a tappe attraverso i 17 villaggi classificati Grand Cru, esponendo in ogni singolo articolo la varietà coltivata e le peculiarità di quella particolare zona oltre, ovviamente, agli attori principali e i migliori interpreti di quel particolare terroir.
    Mi rendo conto che la sfida è piuttosto impegnativa e il lavoro richiestole è di una certa entità, ma credo che nessuno meglio di Lei, che in Champagne ha compiuto più cento visite, sia in grado di svolgerlo.
    Inutile dire, che un tale reportage, arricchirebbe ulteriormente il sito, già di per se esaustivo, placando un poco l’inestinguibile sete di conoscere l’universo Champagne dei suoi avidi lettori.
    Con l’occasione rinnovo i complimenti per l’ottima Guida 2016/2017, che ho letteralmente divorato e che consulto quasi quotidianamente.
    Cordiali saluti

    Giacomo

    • Buongiorno!
      Mi scusi la tardiva risposta, ma mi era sfuggita la sua domanda.
      In effetti è una bella idea. Una sorta di racconto nei villaggi Grand Cru, anche se è un peccato lasciare fuori alcuni Premier. Pertanto, potrebbe essere interessante raccontare questo “viaggio” nei più interessanti Cru di Champagne… Sì, perché no. Mi metterò all’opera, anche se, come ha giustamente fatto notare, è un lavoro non di poco conto. Vediamo, magari inizio con un Grand Cru nel giro di un paio di settimane e poi vediamo se avrò centrato l’obiettivo…

  6. Egr: Sig. Lupetti,
    sono recentemente entrato in possesso di una bottiglia di Corbon Brut D’Autrefois, che come lei mi insegna, è una Cuvée perpétuelle, ma ne l’etichetta ne la controetichetta riportano una data di degorgement. Come regolarsi quindi per il periodo di conservazione? O meglio come posso sapere quando questo Champagne sarà pronto da bere?
    Mi hanno insegnato che le domande non sono mai stupide, ma solo le risposte, talvolta, lo sono. Spero di non essere l’eccezione che conferma la regola.
    P.s.: che ne pensa di quanto suggerito nel commento precedente? ritiene che possa essere un percorso interessante?

    Grazie ancora per la cortesia e la pazienza.

    Giacomo

    • Prego, è un piacere! E al commento precedente ho appena risposto. Mi… era sfuggito.
      Veniamo a noi. Quello del dégorgement è un argomento spinoso complesso. Chi indica la data (a mio avviso giustamente, magari anche al fianco della data del tiraggio) permette poi all’appassionato di bere lo champagne nelle migliori condizioni. No, meglio: nel momento preferito. Quindi chi lo preferisce più giovane lo berrà subito, chi più maturo aspetterà.
      Chi, invece, non la scrive, dice che non è necessario perché quando lo champagne arriva sul mercato è nelle migliori condizioni. Purtroppo non sempre, anzi raramente è così. Non si scrive la data per difficoltà di gestione, per non far capire l’annata base (il che porterebbe a vendere tanto una tiratura a sfavore di un’altra), perché la maggior parte delle persone confonderebbero la data di dégorgement con il millesimo e così via. Insomma, le ragioni sono tante.
      Comunque, fa piacere vedere come siano sempre più i produttori a indicarla, quindi c’è da ben sperare.
      Venendo a lei, Corbon è purtroppo uno di quelli che non la indica, probabilmente per via dell’estrema artigianalità della produzione (nona caso non applica neanche la controetichetta!), pertanto… bisogna andare un po’ a fortuna, magari basandosi sulla data di acquisto. Comunque è uno champagne che Sto arrivando! essere molto interessante da “giovane”, quanto invecchiare molto bene, quindi in tutti i casi avrà di che essere soddisfatto. A patto di dargli qualche minuto nel bicchiere, perché cambia parecchio…

  7. Salve Lupetti…. ho visitato il vostro sito…complimenti ….
    Allora… Possiedo un Po di bottiglie… per queste 12 bottiglie ho chiesto in stock 100€ cad. Onestamente guardando le valutazioni non mi sembra troppo, cosa ne pensate? Forse anche troppo poco? Vi invio anche altre foto però di spumanti Ferrari millesimati secondo me ne vale la pena… grazie
    Krug reims gran champagne 75cl *
    Moet & chandon semi Sec*
    Moet & chandon 1986 brut imp. 75cl*
    Perrier-Joker *
    Champagne perrier-Javier 1975 75cl *
    Champagne taittinger  x3 * champagne Pierre gimonnet & fils*
    Champagne veuve clicquot ponsardin reims*

    • Sono vecchie bottiglie interessanti per l’appassionato, ma 100 euro li può chiedere solo per il Krug e la Belle Èpoque, a patto la conservazione sia stata perfetta. Il Moet millesimato vale 50-60 euro, gli altri, essendo dei sans année, non può proprio chiedere quelle cifre. Si orienti su un forfait…

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