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Cuvée de Prestige

Krug Grande Cuvée: dalla nuova 169ème alla 159ème !

Dopo la presentazione ufficiale, sta arrivando sul mercato una nuova Grande Cuvée, la 169ème della serie, che è chiamata al compito di continuare in quella vera e propria...
di Alberto Lupetti

Recensione Krug Grande Cuvée 159ème

Dopo la presentazione ufficiale, sta arrivando sul mercato una nuova Grande Cuvée, la 169ème della serie, che è chiamata al compito di continuare in quella vera e propria sequela di straordinari champagne iniziata – a mio avviso – con la 163ème e poi proseguita trionfalmente fino alla 168ème, che al momento resta agevolmente la migliora Grande Cuvée mai fatta da Krug. Comunque, per la 169ème rimando alla prossima edizione della guida (Grandi Champagne 2022-23) insieme ad altre chicche della maison di Rue Coquebert, mentre l’ultimissima degustazione, ancora più dettagliata, della 168ème penso che la riserverò all’allegato della prossima Limited Edition della guida.

Assemblaggi Krug
Amo definire Krug ‘il tempio dell’assemblaggio’ e questa abilità si sublima nella Grande Cuvée, frutto dell’assaggio di circa 400 vini che portano poi alla selezione di 120-190 di questi per ricreare lo spirito della Grande Cuvée di anno in anno.

In questo spazio, invece, vorrei raccontare la Grande Cuvée 159ème Édition, che farà parte della cassetta ‘A Tribute to Time’ che Krug proporrà quest’anno e che conterrà proprio tre bottiglie di questo champagne. Il conservare ogni anno un certo numero di bottiglie di ciascuna ‘edizione’ di Grande Cuvée fu voluto da Margareth Henriquez, poco dopo essere diventata presidente della maison, proprio per dimostrare le eccezionali capacità di maturazione di questo champagne, nonché per costituire una vinothèque anche di Grande Cuvée, oltre che storicamente di Vintage. Ed è stata sempre lei ad aver preteso che ogni bottiglia di Grande Cuvée riposasse almeno un anno prima di lasciare le cantine dopo il dégorgement.

Comunque, perché proprio la 159ème? Perché fa segnare esattamente 10 anni dalla ‘nuova’ 169ème e, in più, è figlia di un’annata… molto particolare, più che meramente difficile, come la 2003. Di questa Grande Cuvée, Julie Cavil, cheffe de cave di Krug, ha dichiarato: “per abbinare i vini straordinariamente freschi della vendemmia 2003, abbiamo selezionato vini di riserva che contribuissero all’ampiezza e alla rotondità così essenziali per ogni Grande Cuvée. In particolare, i vini di riserva del 1996, provenienti da parcelle di Trépail e Avize, hanno conferito vivacità e carattere all’assemblaggio, mentre uno Chardonnay del 1994 di Le-Mesnil ha donato struttura. Invece, gli Chardonnay di annate più recenti ci hanno permesso di aggiungere la vitalità essenziale, rendendo questa Grande Cuvée uno champagne meravigliosamente equilibrato ed elegante. Ora, dopo oltre 15 anni di prove insieme, scopriamo come questa sinfonia unica si è evoluta in un’opera armoniosa…”.

Nel dettaglio, in questa 159ème i vini del 2003 sono stati corroborati dal 37% di vins de réserve vecchi fino al 1988, per un insieme di 120 vini diversi di 10 annate. Non solo: questa Grande Cuvée 159ème rappresenta di fatto un dégorgement tardif, visto che ha ricevuto il suo tappo finale nel primo trimestre del 2017, per ben 13 anni sui lieviti e, poi, altri 4 a seguire dopo il dégorgement.

Id Krug 159ème
L’oramai celebre Krug iD ci fa scoprire che questa 159ème destinata alla ‘cassetta’ è in realtà un dégorgement tardif di questo champagne.

Grande Cuvée 159ème

Bottiglia Krug Grande Cuvée 159ème51% Pinot Noir, 30% Chardonnay, 19% Meunier
iD 117009 – Ah, però! Il tempo giova tantissimo agli champagne Krug, è loro amico, così ecco un naso a dir poco splendido che cristallizza alla perfezione lo stile Krug, tanto da essere perfino didattico in tal senso. L’olfatto sa di brioche, di torrefazione (tanta) che man mano diventa proprio caffè in polvere, c’è una mineralità tra la grafite e la polvere da sparo, soprattutto c’è un’integrità olfattiva perfetta che non farebbe mai pensare a vini del 2003. Non solo, è un naso elegante, fitto, profondo, che esprime anche gli olii essenziali di agrumi e le erbe officinali. Bocca tonica, con una freschezza inimmaginabile e una ‘leggerezza’ al limite dell’esilino, soprattutto dopo cotanto naso, che è senza dubbio rivelatrice di come lo chef de cave abbia voluto limitare la solarità dell’annata. Insomma, ha tensione e vinosità, ma ha evidentemente sacrificato l’intensità sull’altare della bevibilità, peraltro veramente notevole. Così, appare perfettamente centrata l’osservazione di Daniele Agosti: “fai prima a finire la bottiglia che a riflettere sul vino”. Appunto…
Voto: 95(95)/100

(hanno partecipato alla degustazione Daniele Agosti, Federico Angelini, Marcello Bergonzini, Guido Molinari)

La cassettina Krug ‘A Tribute to Time’
La cassettina ‘A Tribute to Time’ è la proposta di Krug per quest’anno per quanto riguarda le Grande Cuvée del passato, sebbene dopo l’estate potremmo rivedere anche la 164ème al fianco del Vintage 2008…

PS: ricordo che, a ristampa finalmente terminata, sta tornando disponibile il libro ‘La Mia Champagne’. Chi fosse interessato, può lasciare la propria mail qui (LINK) per ricevere l’offerta.

Gli champagne Krug sono distribuiti in esclusiva da:
Moet-Hennessy Italia – tel. 02/671411 – www.moethennessy.it

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2 risposte a “Krug Grande Cuvée: dalla nuova 169ème alla 159ème !”

  1. Avendo bevuto quattro/cinque 168ème e due 169ème, ho notato una differenza abissale tra I due. 168ème emozionante e da lasciare ai posteri (a trovarne ancora); 169ème un Krug che a me, non tecnico, non ha lasciato nulla di particolare.

    • La differenza c’è. Fermo restando che la 168ème è, al momento e con tutta probabilità, la migliore Grand Cuvée mai fatta, la 169ème manca di un po’ di bottiglia e ha un carattere un po’ più riservato. Sarà ottima, ma resterà dietro la 168ème…

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