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Nuova bottiglia per Roederer

I più attenti avranno già notato che da qualche mese le bottiglie degli champagne Louis Roederer sul mercato sono di colore diverso: non più verdi, come tradizione champenoise,...
di Alberto Lupetti
Bottiglia Louis Roederer Brut Premier
La bottiglia di Louis Roederer, nel caso l’eccellente non millesimato Brut Premier, com’era fino a qualche mese fa: forma tradizionale e colore tipicamente verde.

I più attenti avranno già notato che da qualche mese le bottiglie degli champagne Louis Roederer sul mercato sono di colore diverso: non più verdi, come tradizione champenoise, bensì marroni. Il tutto, ovviamente, a eccezione del Cristal, che rimane trasparente.

Si tratta di un profondo rinnovamento, a iniziare dal peso: la bottiglia è più leggera, in ottemperanza a quanto sta accadendo nella Regione da due anni, quando per ridurre le emissioni di CO2 il peso di una champagnotta era sceso da 900 a 835 grammi, per 8.000 tonnellate l’anno in meno di CO2.

Il colore, invece? Non può essere un aspetto casuale, così ho chiesto direttamente allo chef de cave Jean-Baptiste Lécaillon e ho scoperto che innanzitutto queste “nuove bottiglie marroni” filtrano meglio i raggi UV, fermandone ben il 96% contro il 92% della tradizionali verdi. Quindi il motivo è innanzitutto la migliore protezione del prezioso vino, ma non basta. C’è, certamente, anche un motivo estetico (“le bottiglie ora sono più accattivanti ed esclusive” mi dice Jean-Baptiste), ma pure di protezione dell’identità. A guardare bene, infatti, anche la forma è leggermente differente, così gli champagne Roederer diventano immediatamente identificabili anche senza habillage, il che – ed ecco un altro motivo – rendere impossibile la contraffazione: una vera e propria garanzia di autenticità.

Champagne millesimati Roederer
I millesimati, pure i 2006 appena presentati, invece, sono contenuti ancora nella “vecchia” bottiglia perché l’operazione del nuovo vetro ha avuto inizio solo tre anni fa.
Nuova bottiglia Louis Roederer
Ecco, invece, la nuova bottiglia: il colore è passato dal verde al marrone, prima di tutto per ragioni tecniche, poi anche estetica. La nuova bottiglia è anche più leggera e slanciata.

Insomma, la nuova bottiglia è per Roederer non solo il mero contenitore, bensì anche l’emblema dei suoi vini e lo strumento per proteggerlo al meglio. Vista la qualità oramai stabilmente su livelli di eccellenza, come abbiamo avuto modo di verificare sia nella guida “Grandi Champagne 2012, sia nell’anteprima Roederer  recentemente pubblicata. Ovviamente, questa nuova bottiglia si limita per ora ai soli sans année perché l’operazione è partita nel 2009, quindi gli attuali millesimati adottano ancora la precedente. Pertanto non gridate al falso, almeno per 2-3 anni ancora…

 

Gli champagne Louis Roederer sono distribuiti in esclusiva da:
Sagna – tel. 011/8131632 – www.sagna.it

 

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6 risposte a “Nuova bottiglia per Roederer”

  1. Salve Alberto, le riscrivo per una curiosità; sono un fan di Roederer ed ho sempre apprezzato moltissimo il brut sans annèe (a volte più del vintage), ritrovando sempre quello stile inconfondibile in ogni bottiglia stappata, insomma una conferma. Pero’ da qualche tempo assaggiando “le nuove bottiglie marroni” non ho più ritrovato lo stesso vino. Ritiene che sia un fatto di giovinezza del vino stesso o con il nuovo look è cambiato qualcosa anche “dentro”? Come sempre grazie:

    • Buongiorno Luciano,
      ho detto più volte che, con tutta probabilità, il Brut Premier è il miglior brut sans année in assoluto. Ieri come oggi, pertanto sono sorpreso da questa sua osservazione. Come ha visto, ho parlato della nuova bottiglia qui, quindi il primo ad averla è stato il Brut Premier base 2008, imbottigliato appunto nel 2009. La 2008 è stata un’annata eccellente, con uve mature ma anche un elevato gradi di acidità, pertanto è un’annata da lungo invecchiamento, il che significa che gli champagne suoi figli all’inizio della loro vita possono non esprimersi al meglio. E credo sia stato il suo caso, perché il Brut Premier base 2008 (quello recensito nella guida, tra l’altro) è veramente eccellente. Consideri, infine, che questo champagne, ancorché non millesimato, invecchia magnificamente: ricordo di aver trovato nella mia cantina una bottiglia ancora con la vecchia etichetta che all’assaggio si è rivelato meraviglioso.
      Quindi non è cambiato nulla se non in meglio (come vedrà in un mio prossimo post su Roederer), quindi la invito a riassaggiare non solo il Brut Premier, ma anche il Vintage, magari entrambi non giovanissimi… Magari i suoi gusti sono più inclini agli champagne non freschissimi, non so, mi dica.
      Mi faccia sapere.

      • In effetti sono un po’ più incline agli champagne non troppo giovani e verosimilmente gli assaggi sono stati fatti su bottiglie ad inizio “carriera”… Mi riprometto di tornare sull’argomento e dopo ulteriore “perizia”, magari aspettando un po’ di “invecchiamento le farò sapere. A presto

        • Lo so che non è facile, ma riuscire a invecchiare in proprio qualche bottiglia e poi riassaggiarla regala bellissime esperienze!

  2. Ho una bottiglia molto vecchia di Louis roederer champagne brut premier 12%vol.
    non riesco a capire a quando risale e se si può bere è rimasto nella sua scatola per molti anni

    • È il non millesima di Louis Roederer. Invecchia benissimo, ma oltre gli 8-10 anni si passa il limite… Di che colore è l’etichetta? Bordeaux e dorata? Oppure argentata?

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