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Cuvée de Prestige

Krug Rosé 25ème conferma la svolta

Non ho mai fatto mistero del mio timidissimo apprezzamento per il Krug Rosé. È uno champagne che non mi ha mai convinto. Però, a giugno dello scorso anno,...
di Alberto Lupetti

Krug Rosé 25ème

Non ho mai fatto mistero del mio timidissimo apprezzamento per il Krug Rosé. È uno champagne che non mi ha mai convinto. Però, a giugno dello scorso anno, prima un pranzo con Olivier Krug e successivamente la degustazione per Grandi Champagne 2022-23 mi hanno messo di fronte al Rosé 24ème… Ho trovato un rosé completamente diverso dai suoi predecessori, soprattutto ho trovato un gran Krug Rosé che mi ha finalmente convinto. Senza se e senza ma. Nell’assemblaggio, l’annata più giovane è la 2012, tuttavia lo champagne ha una personalità completamente diversa dalla Grande Cuvée 168ème (più che mai la migliore di sempre al momento) e questo mi dà lo spunto per ricordare che da Krug il Rosé non è la Grande Cuvée aggiunta di vino rosso, bensì un assemblaggio completamente diverso, sviluppato di volta in volta ad hoc. Bene, però a quel punto restava da vedere se si trattava di un episodio a sé oppure se lo champagne aveva effettivamente cambiato registro.

Olivier Krug
Olivier Krug e il Rosé 25ème: il primo rosato fu creato da suo padre e suo zio nel 1983, secondo la formula del ‘rosé d’assemblage’ (ricordo che in Champagne si può fare il rosato in due modalità, come spiego a fondo nel libro ‘La Mia Champagne’).

Arriviamo alla mattina di venerdì 21 gennaio: ho appuntamento da Krug prima con Olivier e, a seguire, con Maggie (figura risolutiva nella Krug del XXI secolo, non a caso nel mio prossimo libro su Krug le dedicherò un intero capitolo), per definire con loro alcuni aspetti proprio del mio libro. A proposito di libri su Krug, l’ultimo indipendente e di una certa autorevolezza risale al 1974, quindi mi assumo l’onere di colmare questo vuoto. Prima di entrare nel vivo, comunque, Olivier mi chiede se abbia già assaggiato il Rosé 25ème, “no” rispondo io. Detto, fatto.

Vediamolo subito nei dettagli l’assemblaggio conta 28 vini diversi di 5 annate. Più precisamente, la metà di questi (tra cui l’11% di vino rosso aggiunto, fatto con uve della parcella ‘La Côte Valnon’ ad Aÿ) è frutto della vendemmia 2013, mentre i vins de réserve si spingono fino alla 2008 (tra i quali Pinot Noir di Ambonnay e Bouzy di quest’ultima annata e Meunier del 2012). Lo champagne ha maturato 5 anni nelle cantine di Rue Coquebert, con dégorgement inverno 2019. Il Rosé di Krug è disponibile, per ora, nel solo formato da 0,75 cl.

Controetichetta e Krug iD
L’immancabile Krug iD ci dice tutto di questo champagne rosé.

Krug Rosé 25ème 

Bottiglia Krug Rosé 25ème45% Pinot Noir, di cui l’11% in rosso, 30% Chardonnay, 25% Meunier
iD 419035 – Naso evidentemente coerente con lo stile Krug, sebbene con un legno ancora piuttosto evidente, ancorché mai fastidioso. Non è un legno che dona grassezza, piuttosto seriosità con la sua asciuttezza, le sue tostature, la sua speziatura. Il carattere rosso si avverte prima di tutto sugli agrumi (pompelmo rosa soprattutto), poi su tutto il sottobosco, dai piccoli frutti, fino al muschio, per completarsi con un tocco floreale di rosa e una lieve piccantezza da pepe. È autorevole ed elegante, intenso ma non concentrato. Bocca tesa e molto sapida, decisa, vigorosa, ma mai sgarbata, ovvero nobile nell’incedere. Ha una bellissima acidità perfettamente incapsulata prima nei ritorni agrumati, poi nei piccoli frutti rossi, quindi si fa sapida nella progressione per chiudere asciutta (non secca) e speziata, con una coinvolgente succosità a sfumare e una netta capacità pulente. Quest’ultima tenderebbe a indirizzarlo alla tavola, tuttavia sta benissimo da solo.
Voto: 95(97)/100

Margareth Henriquez
Margareth Henriquez, presidente di Krug: è lei che nel 2011 ha stimolato lo chef de cave Eric Lebel affinché imprimesse una svolta evolutiva a questo champagne.

Un traguardo importante la venticinquesima edizione, che corrisponde al quarto di secolo. Un traguardo importante che a mio avviso porta a quello che è il miglior Krug Rosé finora. Come detto, a parità di annata, è molto meno introverso del bianco (169ème), ma rappresenta soprattutto la nuova idea di rosato secondo Krug, che avevo già percepito con il 24ème, ne ho avuto la conferma con questo 25ème e sono certo proseguirà con il futuro 26ème e gli altri a venire. E di questa mia sensazione ho avuto conferma da parte di Maggie. Mi chiede cosa ne pensi di questo Rosé 25ème e io: “mi è piaciuto molto. Mi sembra più immediatamente espressivo della Grande Cuvée di pari annata e, soprattutto, mi conferma che qualcosa è cambiato a partire dal Rosé 25ème”. Non faccio in tempo a finire la frase che la Presidentessa di Krug mi dice, dandomi il cosiddetto ‘cinque’ con la mano: “mi fa enormemente piacere sentire questo!” e inizia a spiegarmi che effettivamente il 24ème ha rappresentato un punto di svolta per questo champagne e da quel momento in poi il rosato di Krug ha subìto una drastica evoluzione. Ma, se permettete, il racconto e il dettaglio di questa evoluzione lo tengo per il mio libro su Krug…

Gli champagne Krug sono distribuiti in esclusiva da:
Moët-Hennessy Italia – tel. 02/6714111 – www.moethennessy.it

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