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Champagne Mumm René Lalou: la verticale storica!

L’avvocato René Lalou è stato presidente e direttore generale di G.H. Mumm dal 1939 al 1973, anno della sua morte (il 12 agosto, alla veneranda età di 96...
di Alberto Lupetti

Mumm Lalou verticale

L’avvocato René Lalou è stato presidente e direttore generale di G.H. Mumm dal 1939 al 1973, anno della sua morte (il 12 agosto, alla veneranda età di 96 anni), anche se bisogna dire che Lalou aveva iniziato a dare il proprio contributo alla maison sin dal 1920, pertanto ha rappresentato una figura importantissima per Mumm, forse alla stregua degli stessi fondatori. Infatti, se la già solida reputazione di Mumm, fondata nel 1827 dai tre fratelli tedeschi Jacobus, Gottlieb e Philip, ha conosciuto un’impennata si deve proprio a monsieur Lalou. È ricordato come l’uomo che ha fatto di Mumm la prima etichetta di Champagne, con una produzione che è passata dal milione di bottiglie del 1945 ai 6 milioni del 1972, ma noi preferiamo ricordarlo come l’uomo che ha elevato di rango i vigneti Mumm, prima riportandoli in vita dopo la tragedia della fillossera e delle due guerre, quindi valorizzando i singoli Cru. L’idea di Lalou, infatti, era di racchiudere in bottiglia il “gusto” del terroir di Mumm, il suo DNA, e, per farlo, volle porre l’accento sull’origine del vini.

René Lalou
Foto storica di René Lalou con una bottiglia della “sua creatura”.

L’anima dello champagne è racchiusa nell’arte dell’assemblage, che se da un lato permette lo sviluppo di vini complessi, dall’altro finisce per generalizzare il terroir. Lalou, invece, aveva capito l’importanza dei terreni, dei vari vigneti e per questo voleva farli esprimere in armonia, come le note che compongono un’opera magistrale. Insomma, voleva estremizzare il concetto di assemblage e portarlo oltre le varietà per scendere a livello dei singoli Cru. Per arrivare a ciò, percorse palmo a palmo i vigneti di proprietà della maison, giornalmente e instancabilmente, tra l’altro cresciuti da 50 a 96 ettari proprio sotto la sua guida (oggi sono 220, di cui 160 Grand Cru, N.d.A.), assaggiando, ripiantando, reinnestando, operando selezioni, riorganizzando. Un vero e proprio incontro tra l’uomo e la terra, che ha portato all’individuazione delle migliori Cru. Quindi, insieme allo chef de cave Jacques Barrot, li racchiuse con la vendemmia 1966 in una cuvée esclusiva già a partire dalla bottiglia. La cuvée portava il suo nome e rappresentava il coronamento di un sogno.

foto dei vigneti mumm
Mumm vanta un patrimonio invidiabile di vigneti, con 220 ettari di proprietà di cui 160 classificati Grand Cru. Una cinquantina, tra i migliori, furono acquistati proprio sotto la dirigenza di René Lalou.

Purtroppo l’opera rimase incompiuta. Con la scomparsa di Lalou, il progetto non raggiunge quella profondità che il grande uomo avrebbe voluto, arrivando a un’ulteriore valorizzare a livello delle migliori parcelle all’interno dei Cru. Ironia della sorte, la cuvée ha conquistato negli anni ’80 e ‘90 appassionati e grandi chef, ma è stata prodotta la luce solo in nove annate.

chef de cave di Mumm: Didier Mariotti
Lo chef de cave di Mumm, Didier Mariotti, autore della rinascita Mumm e… di questa meravigliosa verticale.

Come avevo promesso in occasione del pezzo sulle anteprime Mumm, ecco la degustazione delle sette annate più significative di champagne René Lalou preparataci dallo chef de cave Didier Mariotti. Si tratta di tutti dégorgement tardif in quanto la maison ancora conserva un certo numero di bottiglie nelle proprie cantine. Purtroppo non molte, per questo desidero ringraziare di cuore Didier per la splendida opportunità che ha offerto a me, Federico Angelini e Giacomo Neri, insieme al sottoscritto quel giorno.

Iniziamo con le prime tre annate di questa verticale René Lalou e, a seguire, vedremo le altre quattro.

Giacomo Neri e Federico Angelini
Giacomo Neri, apprezzatissimo produttore in qual di Montalcino, e Federico Angelini hanno partecipato alla degustazione insieme al sottoscritto.

 

verticale di René Lalou prima della degustazione
Ecco la splendida verticale storica di René Lalou preparata da Didier in sala degustazione. Abbiamo poi deciso di farla più tardi, alla Maison Cordon Rouge, dopo aver assaggiato le varie anteprime.

René Lalou in verticale

50% Pinot Noir, 50% Chardonnay; dég. 2011

champagne mumm Lalou 19891989
L’ultima prodotta, ma mai commercializzata.
Naso ricco, rotondo, materico, segnato da note di toffee, tanto frutto e un filo di affumicature. Bocca sorprendente per il grande sostegno dell’acidità, succosa e sapida, con ritorni fruttati sul finale che si fa appena dolce. Champagne generoso, “gourmandise” per dirla come gli champenoise e per questo forse non bevibilissimo, nel senso che non arriva a tirare irresistibilmente un sorso dietro l’altro. Ma stiamo spaccando il capello in quattro…
Voto: 91/100

champagne mumm lalou 19851985
L’ultima annata commercializzata.
Olfatto, maturo, quindi con un quadro spostato sul versante ossidativo. Esprime, comunque, una ricca base fruttata arricchita da note di miele, frutta secca e spezie dolci. Al palato, il vino è asciutto, di spiccata acidità nonostante i ritorni maturi sul versante del frutto (mela). Anche il finale è ancora asciutto, ma pure piacevolmente sapido. Alla fine, sembra che il vino abbia ancora molto da dire, nonostante l’ossidazione.
Voto: 90/100

champagne mumm lalou 19821982
Splendido naso davvero, giocato tra note di torrefazione, fini dolcezze, mineralità, una sottilissima affumicatura. È intrigante ma, più di tutto, ricco, complesso, profondo. Bocca rotonda e ampia, piena di materia, ma fresca, simmetrica, ovvero coerente con il naso, non mancando di farsi pure giustamente dolce. Lungo finale fruttato e minerale. Eccellente champagne, in gran forma. Appagante, piacevolissimo.
Voto: 95/100

E ora le annate: 1979, 1975, 1973 e 1966.

 

champagne verticale mumm, bottiglia lalou 19791979
L’olfatto si presenta un po’ chiuso e insistente su spunti ossidativi, denotando via via un frutto piuttosto maturo, ma anche evidenti note marine che, poi, si ritrovano puntualmente all’assaggio, dove il vino appare anche un po’ ruvido, nonché perfino “pesante”.
Insomma, non è tra le migliori espressioni di René Lalou…
Voto: 87/100

champagne verticale mumm, bottiglia lalou 19751975
L’approccio olfattivo di questa annata riporta idealmente alla 1982, pur non ripetendone la medesima, affascinante espressività. Ha lievi spunti dolci di vaniglia che, poi, diventano anche il filo conduttore dell’assaggio. Inoltre, il vino non sembra neanche freschissimo né molto profondo, ma alla fine ti colpisce perché si fa bere con sorprendente gusto e soddisfazione per via dell’elegante rotondità della materia.
Si sviluppa, infatti, su grasse note di torrefazione e continui ritorni dolci, distendendosi bello lungo.
Voto: 92/100

champagne verticale mumm, bottiglia lalou 19731973
Naso elegante nonostante la confortante grassezza, tra note di torrefazione e dolcezze di toffee. Cattura per la sua profonda complessità. Bocca simmetrica, incredibilmente fresca, ancora nonostante la densità, l’abbondanza della materia. Che è non solo ampia, ma anche sostenuta da una vigorosa acidità e con uno sviluppo fruttato e affumicato che si evolve sul finale fino all’agrume scuro, molto persistente e sempre molto fresco. Champagne potente, autorevole, molto elegante. Veramente un grande.
Voto: 97/100

champagne verticale mumm, bottiglia lalou 19661966
La prima annata di questa cuvée
Olfatto grasso ancora imperniato sulle note di toffee e di torrefazione, ma stavolta al fianco di altre floreali (geranio) e di erbe aromatiche. Il palato è rotondo, succoso, ancora grasso, ma pure impreziosito da un’affascinante spinta acida, pertanto l’assaggio non è mai polposamente insistente, bensì estremamente dinamico sia in ampiezza, sia in profondità. Finale molto gradevole, di grande pulizia. Ottimo champagne in assoluto, straordinario se si considera l’età…
Voto: 94/100

Considerazioni finali

La cuvée René Lalou ha definitivamente consacrato la fama di Mumm e oggi molti appassionati non solo la ricordano come una delle più grandi di Champagne, ma la rimpiangono. In passato, mi era capitato di assaggiare diverse volte la René Lalou, ma si è trattato sempre di degustazioni spot che ne hanno sì evidenziato il valore, ma a livello di singola bottiglia e non globalmente. Invece, alla luce di questo assaggio in verticale, la René Lalou ha dimostrato la coerenza stilistica dell’etichetta e, soprattutto, l’idea vincente del progetto, fortemente legato alla territorialità della Champagne. Certo, la degustazione è avvenuta in condizioni particolari (bottiglie tenute sur point nelle cantine della maison e poi degorgiate circa un anno prima), ma il valore dello champagne è innegabile.

Didier Mariotti, chef de cave di Mumm
Lo chef de cave di Mumm, il bravissimo Didier Mariotti, durante la splendida verticale per la quale non finirò mai di ringraziarlo. A cosa stara pensando, all’impegno che lo aspetta nel portare avanti il progetto Lalou?

A questo punto già mi aspetto i commenti di qualcuno con frasi del tipo “quella sì che era la vera Lalou” oppure “tutto un altro mondo rispetto alla nuova” e così via. Premesso che paragoni del genere non hanno proprio senso (quantomeno, sono cambiati il clima, il modo di condurre la vigna, l’età della stessa, la gestione della cantina…), oggi non possiamo dire come sarà la R.Lalou (la nuova, la riedizione) tra 30 o 40 anni, quando avrà lo stesso grado di maturazione della René Lalou assaggiata nella verticale e, quindi, sarà idealmente nelle stesse condizioni. Da parte mia, posso dire che il progetto della nuova R.Lalou riprende esattamente dove aveva lasciato monsieur René, quindi scendendo dai Cru alle parcelle, e che annata dopo annata sta rivelando una stoffa di prim’ordine. Ma ci sarà tempo e modo di parlarne e riparlarne…
Ah, avete domande sul prezzo? Nei commenti potete porci domande di ogni genere sui vari champagne Mumm, sul prezzo o sul valore di annate in vostro possesso.

Gli champagne Mumm sono distribuiti in esclusiva da:
Pernod-Ricard Italia
tel. 02/205671
www.pernod-ricard-italia.com

Suggerimenti a tema:

13 risposte a “Champagne Mumm René Lalou: la verticale storica!”

  1. Possiedo un Lalou 1966. Anno di nascita di mia moglie.
    Cosa potrebbe valere?
    Pensavamo di aprirla per i suoi 50 anni.
    Forse rimane un grande vino bianco…..
    Cosa ne pensi?
    Saverio Palmieri

  2. Grande champagne, come avrà visto nella seconda puntata di questo articolo. Anche se quello da me assaggiato non solo proveniva direttamente dalle cantine della maison, ma era anche un dégorgement tardif, mentre il suo è un “originale”. Se conservato bene, rappresenterà certamente una splendida esperienza, a patto di amare gli champagne molo maturi. Quindi non semplicemente un grande vino bianco, ma di più, molto di più…
    Per il valore, bisogna considerare anche che si tratta della prima Cuvée Lalou prodotta, pertanto questa bottiglia potrebbe valere sui 1.000 euro.

    • Il valore teorico di mercato non è molto alto, 200-250 euro, ma posso dirle che, pur non trattandosi di una delle migliori annate, per storicità e valore simbolico, questo champagne meriterebbe maggiore considerazione.

    • Immagino si riferisca alla René Lalou di Mumm, esatto? In ogni caso, come ho avuto modo di dire, questo eccellente champagne ha più un valore “affettivo” che economico ed è un peccato. Per questo, la 1979 si colloca intorno ai 240-270 euro.

  3. Buongiorno, mi sono ritrovato in possesso di un Moet et Chandon vintage 1964. Quale potrebbe essere il valore?

    • Bottiglia piuttosto rara, ciò nonostante non in grado di raggiungere le quotazioni della “sorella” DP della stessa annata. Quindi siamo intorno ai 400 euro, se ben conservata, ovviamente.

  4. buongiorno ho una bottiglia di champagne Renè Lalou del 1966 e una del 1969. Vorrei venderle , come faccio. Grazie

    • Buongiorno,
      si tratta di due bei pezzi di storia, ma che tra i collezionisti ancora non hanno raggiunto il valore che meritano. Purtroppo.
      Consiglio il passaparola o case d’asta specializzate.

  5. Buongiorno ho una bottiglia di champagne Renè Lalou del 1969. Vorrei sapere orientativamente che valore abbia sia economicamente parlando sia sotto il mero aspetto collezionistico. Grazie e complimenti

    • Come ho già avuto modo di die, questo eccellente champagne non raggiunge il valore che meriterebbe. Purtroppo. Così, nel mercato del collezionismo, delle aste, a stento rasenta i 300 euro, mentre quello storico sarebbe molto più alto…

  6. Salve anche io possiedo una Mumm Renè Lalou del 1979 con scatola ben conservata
    Se qualcuno fosse interessato la vendo con piacere
    Lasciatemi vs contatto e sarete contattati al piu’ presto
    Grazie
    Marcello

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