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Cuvée de Prestige

Grande anteprima: Piper-Heidsieck lancia la Rare Rosé!

Tra i grandissimi chef de cave della Champagne, un posto di primo piano spetta senza dubbio a Régis Camus. Non a caso, gli inglesi, che di champagne ne...
di Alberto Lupetti

Champagne Piper-Heidsieck Rare Rosé 2007

Tra i grandissimi chef de cave della Champagne, un posto di primo piano spetta senza dubbio a Régis Camus. Non a caso, gli inglesi, che di champagne ne sanno un bel po’ più noi, non foss’altro per ragioni storiche, lo hanno eletto per ben sette volte ‘Winemaker of the Year’. In Charles e Piper Heidsieck è stato prima a fianco del compianto Daniel Thibault, poi ne è diventato chef de cave. Meritatamente. E dimostrando un grandissimo savoir-faire. Ad esempio l’evoluzione del Brut Réserve di Charles del 2007 porta la sua firma, mentre la sua opera in Piper-Heidsieck è ancora più importante e non certo terminata. Infatti, se in Charles Régis ha lasciato il ruolo di chef de cave prima a Thierry Roset e poi a Cyril Brun, in Piper ancora lo ricopre, oltre a essere responsabile dell’approvvigionamento delle uve per l’intero Gruppo. Il tutto a fronte di una simpatia unica, travolgente: degustare con lui è interessante, formativo, ma anche… divertente!

Régis Camus e Séverine Frerson
Il grande Régis Camus, chef de cave di Piper, e il suo braccio destro, l’enologa Séverine Frerson. Per tutta la sera, Régis ha scherzato sul fatto che sia lei ad avere le chiavi della cantina…

È pertanto, con estremo piacere che ho accolto il suo invito personale ad andare a scoprire l’ultima creazione in seno alla gamma Piper-Heidsieck. L’appuntamento era per mercoledi 5 ottobre, nel pomeriggio, al sito produttivo di Reims, nella sala di degustazione della cuverie, per l’esattezza, dove arrivo insieme a Vania Valentini e Thomas Rossi. Régis ci aspetta in cima ai gradini dell’ingresso, tentando di celare il sorriso ironico che segue le sue imprescindibili battute. Con lui il suo braccio destro, Séverine Frerson, e la responsabile per il mercato europeo Céline Machado. La degustazione preparata è di quelle veramente importanti: prima due verticali di vins claris/réserve, Chardonnay di Avize dal 2016 al 2008 e Pinot Noir di Verzy del medesimo periodo, poi tutta l’attuale gamma di Piper (arricchita da un’imprevista verticale di Vintage Brut di cui racconterò presto) e, botto finale, la novità: Rare Rosé 2007!

Degustazione Piper-Heidsieck Rare Rosé 2007
Voilà, la Rare Rosé…

La Rare è la cuvée de prestige di Piper-Heidsieck, attualmente sul mercato con l’annata 2002, mentre parlando della Rare 1999 ebbi modo di raccontare la storia di questo grande champagne, che ha straordinarie capacità di invecchiamento (nella cena che ha seguito la degustazione, il buon Régis ci ha fatto assaggiare Rare 1998 in magnum, Rare 1988, Rara 1985 e addirittura Rare 1976, prima annata dell’era moderna!). Ebbene, a quarant’anni dalla creazione della Rare, Régis ne presenta l’inedita versione in rosa, la prima in assoluto per la Rare, appunto; allo stesso tempo, rappresenta pure il secondo rosé di Piper (l’altro è il non millesimato Rosé Sauvage, anch’esso creato da Régis). Per lo chef de cave, questo inedito champagne ha innanzitutto un colore “ben preciso, assolutamente incredibile per un vino di nove anni. Un colore che è la luce del sole attraverso una vetrata…” mentre, a proposito dell’annata 2007 di cui è figlio, ricorda che “per noi è stata una buona annata, purtroppo molto criticata da altri”. E passa a descriverci questo rosé, che ha un naso “sottile, giocato sui frutti rossi” e una bocca “di purezza, con un carattere esotico sul frutto”. Nel dettaglio, le uve sono state attentamente selezionate in 17 Cru della Marne, soprattutto della Montagne, mantenendo comunque maggioritaria la parte di Chardonnay, nel rispetto dello stile dell’etichetta, mentre sull’esatta parte in rosso e sul dosaggio lo chef de cave mantiene un certo riserbo…

Bottiglia Piper-Heidsieck Rare Rosé 2007

Rare Rosé 2007

44% Pinot Noir, di cui oltre il 10% in rosso, 56% Chardonnay
dég. dic. 2014 – La prima impressione che si ha mettendo il naso nel bicchiere è… eleganza. Grandissima eleganza! Quindi ecco tantissima mineralità, una netta nota di sale, una sensazione di vinosità e soprattutto una caratterizzazione più sugli agrumi rossi, anche come scorza confit, che sul frutto. Ciò nonostante – e a dispetto dei 9 anni del vino… – si avverte la giovinezza, nel senso che l’espressività appare ancora imbrigliata, frenata, nonostante l’innegabile stoffa di questo raffinato champagne. La bocca è setosa, vellutata, ancora elegantissima, già a cominciare dalla splendida bollicina, e ti mette di fronte a un rosé che maschera un po’ la sua natura, non essendo mai né troppo fruttato, né troppo scuro, ma replica l’olfatto con la netta componente di agrumi rossi. Pertanto, è uno di quegli champagne che ci piace definire “rosé-non-rosé”… È innanzitutto molto pulito, quindi non manca una certa complessità, per via delle note di frutti esotici, di erbe aromatiche, di spezie, finanche di vaniglia e, semmai, è la mineralità a essere ‘nascosta’. Il finale è anch’esso setoso, rotondo, gustoso, insomma molto piacevole, ma si rimane con la sensazione che manchi qualcosa, o meglio, il colpo d’ala. È uno champagne che crescerà tanto con gli anni, ma in questo momento denota una liqueur non del tutto integrata che in questo momento ne frena la progressione gustativa. Però, considerando l’annata, complimenti. Per il coraggio e l’ottimo risultato.
Voto: 93/100

Regis Camus e Alberto Lupetti
Il sottoscritto con Régis: che onore e che bella esperienza, grazie ancora!

Insomma, Régis ha fatto ancora una volta centro: da un lato questa Rare Rosé gioca sull’eleganza – anzi, è uno champagne di grandissima eleganza -, dall’altro osa, nel senso che va un po’ fuori dallo stile Piper, solitamente legato alle uve nere, nonostante sia un rosé, ma senza rinnegarlo. E non è facile. Non a caso, la componente di Chardonnay rimane prevalente anche in questa versione rosa (la Rare è a prevalenza di Chardonnay, N.d.A.). Insomma, tema molto ben svolto, bravi.

Régis avrebbe voluto farci assaggiare anche una super-super anteprima, l’assemblaggio della Rare 2015 per farci capire alcune cose, ma… la prossima volta!

Grazie ancora Régis!

(ha collaborato alle schede di degustazione Vania Valentini)

Gli champagne Piper-Heidsieck sono distribuiti in esclusiva da:
Onesti Group – tel. 0523/245511 – www.onestigroup.com

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