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Degustazioni

Metti una serata champagne quando ti imbatti in qualche grande Krug del secolo scorso…

Finalmente è finita l’estate. Per noi appassionati è la scusa che si reitera ogni volta per ritrovarsi e scaldarsi il cuore, con grandi bottiglie. Eccoci quindi in un’affascinante...
di Vania Valentini

Bottiglie della degustazione Krug

Finalmente è finita l’estate. Per noi appassionati è la scusa che si reitera ogni volta per ritrovarsi e scaldarsi il cuore, con grandi bottiglie. Eccoci quindi in un’affascinante serata autunnale, i soliti amici e il consueto appuntamento davanti a un tavolo per discutere (e gioire) di bollicine, millesimi, piccoli vigneron e grandi maison. Un breve scambio di messaggi, idee e la decisione del tema della serata arriva presto. Finalmente tocca a ‘lui’, tocca a Krug!

Momento della degustazione Krug

Nessuno champagne riesce ad accendere gli animi come questo, anche stavolta ne ho conferma. Travolgente fin da subito l’entusiasmo di tutti, l’impazienza, le proposte di abbinamenti, estremi, forse azzardati, qualcuno si presenta con una vecchia bottiglia ‘casualmente’ ritrovata in cantina (sempre interessante comparare la Grande Cuvée di qualche anno fa con quelle di uscita più recente…). Ardore di appassionati che bene conoscono l’unicità e la grandezza di questo vino, capace di rendere eccezionale e indimenticabile ogni momento, sigillandolo per sempre.

A fine serata, però, tre grandi millesimi rimarranno nella memoria e nei cuori di tutti noi: Krug 1996, Krug 1989 e Krug 1988.

E proprio di questi tre parlerò oggi.

Krug 1996

Krug 1996

48% Pinot Noir, 31% Chardonnay, 21% Meunier
Uno spettro olfattivo accattivante, con decise note salmastre e accenni iodati a dettarne il ritmo. Seguono, espliciti, profumi di fiori gialli essiccati, bergamotto, arancia rossa candita, crema pasticcera, caramello, mandorla, in chiusura note scure d’incenso e pietra focaia. Un olfatto istrionico, in continua metamorfosi. Arriviamo solo dopo diversi minuti al sorso e l’impatto gustativo non tradisce le aspettative: è ancora giovanissimo, dallo sviluppo verticale, ampio, una struttura vigorosa e una bollicina che, setosa e puntiforme, ne amplifica la dinamicità. L’acidità è prorompente, figlia certamente dell’annata, possiede tuttavia massima integrità. Tutte le componenti sono, infatti, perfettamente allineate, concentrate, fuse tra di loro. Un palato di vibrante freschezza, quasi tagliente, con una scia salata che segue l’incedere agrumato nell’appagante finale. Regalerà grandissime emozioni ancora per molto, molto tempo.
Voto: 97/100

 

Champagne Krug 1989

Krug 1989

47% Pinot Noir, 29% Chardonnay, 24% Meunier
La veste è regale, aristocratica: di grande profondità, ha un colore oro intenso dai riflessi vivi ed è brillante, invitante. Al naso è incredibile, spiazzante, una nota di fungo porcino intensa e insistente travolge e si amplifica con le note di tostatura e torrefazione, che sopraggiungono con l’evoluzione. Fanno seguito poi note di kumquat, mandarino confit, torta di mele, albicocca disidratata, zenzero, conchiglia, craie, finanche tabacco biondo. Ma è il sorso che stupisce. Perfettamente integrato, pieno, denso, si muove con slancio sui binari di una freschezza agrumata e salina slanciata e travolgente. Un sorso che non desiderava altro che liberarsi dalla bottiglia, vivo, scalpitante, energico e che in chiusura si ampia in profondità, ridonando le note di fungo sentite all’olfattivo ma anche sensazioni terrose, minerali, saline. Immenso.
Voto: 99/100

 

Champagne Krug 1988

Krug 1988

50% Pinot Noir, 32% Chardonnay, 18% Meunier
Elegantissima la veste, dal perlage raffinato, lento, ipnotico. Una palette aromatica intensa, ampia e stratificata, di grande complessità e dominata da note di salsedine, iodio e ostrica. Con compiuta eleganza seguono poi note di ambra, agrume candito, caffè, caramello, nocciola, spezie orientali e ricordi balsamici. Una meraviglia anche all’assaggio: composto, elegantissimo, con una trama sapida che dona ritmo e rilievo, mentre l’energia di cui è dotata l’acidità ne irradia la dinamica. Il palato è pervaso di succo, è denso, nitido, stratificato e setoso, intriso di sale e agrume, con una carbonica cremosa e sensuale. Chiude, infine, con una lunghezza gustativa impressionante, vibrante, ma, soprattutto, con una profondità immisurabile. Da inchino.
Voto: 98/100

Io non voglio essere un genio, impressionare le persone. Io voglio condividere”.
Olivier Krug

Gli champagne Krug sono distribuiti in esclusiva da:
Moet-Hennessy Italia – tel. 02/671411 – www.moethennessy.it

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16 risposte a “Metti una serata champagne quando ti imbatti in qualche grande Krug del secolo scorso…”

  1. Gentile Lorenzo, credo che una temperatura di 11°-12° possa essere perfetta per uno Champagne di questo tipo…. la stessa prevista per un grande bianco evoluto, per intenderci. Tuttavia, se lo si tiene nel calice per lungo tempo come siamo soliti a fare noi, che amiamo parlarne per ore… beh, allora è meglio servirlo a un grado o due in meno.
    Buona degustazione!
    Vania

  2. Cara, Vania, bravissima: stile sempre più asciutto (non asciugato o severo) e sempre più puro, come i migliori Champagne, del resto 🙂 Continua così. A proposto delle tue note di assaggio: magari è solo una banale congettura, ma forse non è così casuale che il naso più esplosivo
    sia quello del 1989, che al netto del millesimo (storicamente più “aperto” rispetto a ’96 e ’88) possiede una percentuale più alta di Meunier, varietà per antonomasia parecchio generosa dal punto di vista aromatica (anche nel tempo). Grazie della testimonianza. Copiosi saluti e mille auguri anche a Alberto e a ciascuno dei vostri collaboratori. Francesco

    • Grazie Francesco,
      gentile come sempre… e acuta osservazione!
      Peraltro il Meunier, ultimamente, è un vitigno che sto rivalutando.

      Grazie e tanti auguri a te da parte di tutti noi.
      Vania

  3. Cara Vania, grazie per la risposta, che mi lusinga. Non sono io a essere gentile, ma tu molto brava, la migliore in Italia, oggi. Dovrai diventarne consapevole, prima o poi. Se vai rivalutando pure tu i Blanc de Meunier, allora mi sento meno solo (ho sempre avuto un debole per questa sottovalutatissima varietà, fin dalla mia prima visita alla famiglia Bedel, nel 2002, preistoria ormai:)…Ancora una volta complimenti per il lavoro che svolgi, prezioso, in bocca al lupo per i tuoi prossimi seminari (invidiabile tanto quello dedicato a Marsala, quanto quello che insieme a Alberto vedrà protagoniste le più grandi annate di Champagne degli ultimi trent’anni) e tanti tanti auguri di cuore per le tante feste prossime venture. Con immensa stima. Francesco.

  4. Amo lo Champagne,Amo Krug,amo voi che con passione e professionalità alimentate le mie conoscenze in questo campo e non fate altro che stimolare i sensi emozionandomi solo a leggervi,figuriamoci quando apro certe bottiglie e penso a quanto è bello condividere queste gioie con gli amici e perchè no……quanto sarebbe bello con voi.
    Grazie di cuore.
    Mauro V.

    • Magari un giorno accadrà… Perché no?
      E ha assolutamente ragione: champagne è condivisone! Personalmente non ho mai aperto una bottiglia da solo…

  5. Gent.mo sig.Lupetti, vorrei acquistare una bottiglia di Krug grande cuvée 163 edition brut, da tenere in cantina per un eventuale evenienza, può mica dirmi il prezzo circa? Grazie, saluti

  6. Salve Sig. Lupetti,
    possiedo una bottiglia di Krug Rose “vecchia”, quindi senza ID Code. Per intenderci l’etichetta presenta sui lati le venature come la 1996 di questo articolo. Saprebbe indicarmi più o meno l’anno di degorjement? Giusto per farmi un idea di quanti anni ha passato a riposo.
    Grazie mille come sempre per la sua risposta.

    • Parliamo di bottiglie immesse sul mercato tra il 2004 e il 2011, quindi con dégorgement di circa 6 mesi prima. Però, individuare l’anno senza scovare qualche codice sulla bottiglia non mi permette di restringere questa forbice…

  7. Buongiorno signor Lupetti
    Volevo chiederle qual è il prezzo giusto per una Krug 1989 che ho visto ora prendere ben 99/100 e se la reputa al livello della 1988 e 1990

    • Ma parliamo di Vintage ‘originale’ o Collection? Lo chiedo perché il prezzo tra i due cambia.
      La 1989 è stata un’annata d’eccezione, per certi versi anche sorprendente, però, mentre con altre maison il ‘paragone’ con le altre due ci può stare, da Krug 1990 e soprattutto 1988 sono nettamente superiori alla 1989…

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