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Rosé

È l’ora dell’Elisabeth 2008 di Billecart!

E alcuni di voi potrebbero già averla… Come annunciato nell’ultimo articolo sulla tradizione in rosa di Billecart-Salmon e dopo diversi post sui social, cala finalmente il velo sulla...
di Alberto Lupetti

Billecart Elisabeth 2008

E alcuni di voi potrebbero già averla…

Come annunciato nell’ultimo articolo sulla tradizione in rosa di Billecart-Salmon e dopo diversi post sui social, cala finalmente il velo sulla novità della maison di Mareuil: arriva la Elisabeth Salmon 2008! Oggi posso finalmente svelare questo champagne, in contemporanea con la comunicazione della stessa Billecart. Ma come nasce questo rosé d’eccezione (non ho mai fatto mistero del fatto che lo ritenga tra i cinque migliori rosé in assoluto)? E cosa sta prevedendo per il suo lancio la maison in collaborazione con il sottoscritto?

Vediamo.

La genesi

Nel 1988, alla luce del grande successo ottenuto dal Brut Rosé, in Billecart ebbero l’idea di rilanciare e trasferire a un millesimato i propri concetti vincenti e innovatori di rosato. Sembrava facile, in teoria, ma c’era un grosso problema da risolvere: nel Brut Rosé, uno dei segreti dell’assemblaggio era (ed è…) il ricorso alle riserve anche come vino rosso, cosa ovviamente non possibile per un millesimato… come fare, allora? La strada da percorrere per quanto riguardava il vino rosso, allora, sembrò quella di estrarre al massimo il colore (ma non gli eccessi di frutto, né, tantomeno, i tannini), in modo da mantenere sia la freschezza, sia, soprattutto, la tenue tonalità rosata nel tempo. Pertanto, Jean Roland-Billecart insieme ai suoi figli François e Antoine, individuarono una parcella capace di dare un Pinot Noir veramente particolare, con caratteristiche addirittura uniche tra tutti i vigneti destinati alla produzione di vino rosso da assemblaggio. Questa parcella era appartenuta in passato a Champagne Montebello (le cui cantine erano nell’ambito del celebre Château de Mareuil) e poi era entrata a far parte del patrimonio vitato di Billecart-Salomon, com’è ancora attualmente. Si trova appena sotto la statua di Notre-Dame-du-Gruguet, proprio in cima al ‘Clos des Goisses’, e se da un lato è capace di dare vini di grande finezza, dall’altro la sua esposizione a sud gli consente di ottenere un colore intenso. Va detto, però, che questo vino rosso non era il solo a entrare nell’assemblaggio, perché una parte era quello del ‘Clos Saint-Hilaire’, fino al 1994 completamente vinificato in rosso per gli assemblaggi dei rosé, mentre dal 1995 vinificato soltanto in bianco per il nuovo champagne omonimo.

Ecco la soluzione per fare un grande rosé millesimato, che nel caso di Billecart sarebbe stato sempre legato a una componente molto importante di Chardonnay Grand Cru, mentre il Pinot Noir da vinificare in bianco sarebbe stato selezionato in alcuni villaggi Grand e Premier Cru della Montagne de Reims e della Vallée de la Marne. La fermentazione all’epoca avveniva tutta in acciaio (a bassa temperatura, ovviamente) e con malolattica svolta.

Pinot Noir
Il Pinot Noir in rosso è il segreto di tutti rosé di Billecart-Salmon.

È il 1989 quando, con un assemblaggio di 55% di Pinot Noir, di cui meno del 10% in rosso, e la restante parte di Chardonnay, il nuovo rosé vede la luce e viene imbottigliato nella ‘bouteille fondation’. L’idea è di farne l’alter ego della cuvée de prestige Nicolas-François, anzi, se questa omaggia il fondatore, il nuovo rosé sarà intitolato a sua moglie: Elisabeth Salmon.

Dopo la prima Cuvée Elisabeth Salmon del 1988, l’esperienza si ripete con successo nel 1989, 1990*, 1995**,1996, 1997, 1998, 1999, 2000, 2002, 2006, 2007 e… 2008.

(*= ultimo con il vino rosso sia di ‘Valofroy’, sia del ‘Clos Saint-Hilaire’)

(**= primo con il vino rosso solo di ‘Valofroy’, com’è oggi)

Mappa Billecart
Quello per l’Elisabeth Salmon proviene dal 1995 esclusivamente dal vigneto ‘Valofroy’, sito a Mareuil sulla sommità del ‘Clos des Goisses’. Oggi ha ottant’anni di età e piante di selezione massale.

La Cuvée Elisabeth oggi

Nel corso delle undici uscite che hanno preceduto la Elisabeth Salmon 2008 (questo il nome esatto dello champagne, che, rispetto al 2007, ha perso la parola Cuvée) lo champagne non è mai uscito dal solco tracciato dai suoi creatori: uve per il vino rosso del lieu-dit ‘Valofroy’ a Mareuil, che, al momento di scrivere, fa registrare la bellezza di 80 anni d’età e ha ancora le piante di selezione massale; Pinot Noir di Aÿ, Ambonnay, Verzy, Verzenay e, ovviamente Mareuil, Chardonnay di Le-Mesnil, Avize, Cramant e Chouilly, sempre con assemblaggio 55/45 tra Pinot e Chardonnay. La parte di vino rosso, frutto di macerazione a freddo, si è sempre collocata tra il 7 e il 9% (la 2008 ha proprio il 9% di vino rosso), mentre la maturazione sui lieviti nel tempo si è man mano allungata fino a raggiungere i 10 anni.

Elisabeth Salmon
Dal 1988, quando nacque, il grande rosé millesimato della maison omaggia Elisabeth Salmon, moglie del fondatore. La 2008 celebra il suo ventennale nonché la dodicesima uscita dello champagne.

La Elisabeth Salmon 2008, però, segna una sorta di punto di svolta, per diversi motivi. Innanzitutto, celebra il ventesimo anniversario della sua nascita (1988-2008) e per questo ha un leggero ritocco dell’habillage e, come, visto, un nome leggermente diverso: In secondo luogo, è l’ultima con l’assemblaggio originale, visto che, come mi ha confidato Mathieu Roland-Billecart (il PDG della maison), a seguire l’assemblaggio andrà man mano verso il 50/50. Infine, cosa più importante, la 2008 è la prima della serie ad avere una parte di vini (il 17%) fermentata in legno (barrique usate di 15 anni) senza malolattica, sempre a bassa temperatura (13°C), ovviamente. Nel 2009 la Elisabeth Salmon 2008 è stata tirata in bottiglia e magnum (in quest’ultimo caso ‘bouchon liège’) e ha riposato quasi 11 anni nelle splendide cantine sotterranee della maison, fino al dégorgement e alla scelta di un dosaggio a 7 g/l che, come mi ha spiegato lo chef de cave Florent Nys, “a permis de lier la folle complexité à la fraicheur de la cuvée”.

Mathieu Roland-Billecart
Mathieu Roland-Billecart, settima generazione della famiglia e PDG della maison, terrà a battesimo l’Elisabeth Salmon 2008 il 29 aprile via Zoom, coadiuvato dal sottoscritto.

Il lancio e l’offerta per 50 appassionati

A gennaio di quest’anno mi chiama Mathieu Roland-Billecart per parlarmi proprio della Elisabeth Salmon 2008, che mi aveva fatto assaggiare in super anteprima (e in magnum) a settembre 2020. Mi spiega che, a causa della situazione del virus, non sarà possibile fare presentazioni in presenza, ma soltanto virtuali, e aggiunge che queste presentazioni saranno fatte in anteprima, un mese prima dell’inizio delle vendite dello champagne, in sette Paesi (i migliori mercati per Billecart-Salmon), tra cui l’Italia. Ma aggiunge che in Italia vorrebbe che lo affiancassi nella presentazione virtuale (che onore!). Anzi, fa di più: mi propone che, oltre alla decina di persone invitate da Velier (il distributore italiano in esclusiva) in quanto professionisti del settore, partecipino anche 50 appassionati. Ma, a differenza degli altri sei Paesi, che avranno iniziative simili, l’Italia potrà contare su un cofanetto esclusivo, realizzato appositamente per questo evento di lancio italiano, contenente una bottiglia di Elisabeth Salmon 2008, una di Brut Rosé e uno stopper.

Il cofanetto è venduto da oggi su questo sito al prezzo di 297 euro (il prezzo imposto dalla maison è 275 euro, più 22 euro di imballo e spedizione tramite corriere espresso UPS), un prezzo ridicolo se si considerano il costo medio dei due champagne (240-250 euro l’Elisabeth, 60-70 euro il Brut Rosé), l’anteprima della degustazione e l’unicità della cosa.

L’acquisto del cofanetto comporta la partecipazione via Zoom alla presentazione virtuale con Mathieu Roland-Billecart e il sottoscritto il pomeriggio di giovedì 29 aprile, quindi chi acquista il cofanetto si assumerà l’impegno di partecipare all’evento e, quindi, resistere alla tentazione di stappare le bottiglie prima del 29 aprile. Il codice per la partecipazione sarà inviato per email a tutti gli acquirenti qualche giorno prima.

Ah, già, come acquistare il cofanetto? Chi lo desidera, deve lasciare la propria email di richiesta nel form dedicato e riceverà tutte le istruzioni per procedere all’acquisto. Essendo il numero di cofanetti limitato a 50 pezzi, vale la regola della priorità cronologia, nel senso che i primi 50 avranno diritto all’acquisto e il 51° potrà farlo solo in caso di rinuncia da parte di uno dei primi che hanno fatto richiesta di acquista prima.

L’esclusivo ‘Coffret Duo Brut Rosé-Elisabeth Salmon’
L’esclusivo ‘Coffret Duo Brut Rosé-Elisabeth Salmon’ permette a 50 appassionati di partecipare alla presentazione assaggiando in anteprima l’Elisabeth Salmon 2008 al fianco del Brut Rosé da cui, in parte, deriva.

Ci vediamo il 29 aprile con 50 di voi!

Vuoi acquistare l’esclusivo Coffret Duo Brut Rosé-Elisabeth Salmon? Lascia la tua mail e ti contatteremo per perfezionare immediatamente l’acquisto.

Voglio partecipare, mi inserisco nella lista di attesa

Lista di attesa al completo.
Alcuni nomi sono rimasti fuori e non hanno ricevuto il link. Sarà rispettato l’ordine di invio del form nel caso di qualche rinuncia. Grazie a tutti per l’entusiasmo dimostrato

Suggerimenti a tema:

19 risposte a “È l’ora dell’Elisabeth 2008 di Billecart!”

    • Per ora no, purtroppo: oltre i 50 cofanetti già prenotati, c’è già una lista d’attesa piuttosto lunga.
      Mi spiace

  1. Ho letto il suo articolo sulla Top 5 delle Cuvée de Prestige rosè e mi sono incuriosito a provare questo champagne. Mi chiedevo quale è meglio prendere tra il 2008 e il 2009?

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