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Nel calice di Vania

Champagne Blanc de Blancs Argilité, Tarlant

Avevo già scritto più di un anno fa di questo champagne, avevo anche scritto che, dato l’evidente potenziale evolutivo, era un peccato aprirlo e avrei quindi dimenticato in cantina le...
di Vania Valentini

bottiglia e calice di champagne blanc de blancs argilite tarlant
Avevo già scritto più di un anno fa di questo champagne, avevo anche scritto che, dato l’evidente potenziale evolutivo, era un peccato aprirlo e avrei quindi dimenticato in cantina le mie due bottiglie rimanenti. Ma, come sempre, non ho resistito. Complice la scusa di un amico appassionato a cena, troppa era la voglia di riassaggiarlo e condividerlo con una persona dal palato sofisticato come lui. Ho avuto così conferma del fatto che questo è un vino dall’evoluzione cristallizzata in una sorta di ’“immobile turbolenza” e dal lunghissimo percorso, ancora, davanti a sé. Ancora cesellato e luminoso al naso, con il fiore, bergamotto, e l’agrume giallo che si miscela alle erbe aromatiche, alla pietra spaccata e le note minerali scure e cineree a rendere intrigante e chiaroscurale uno chardonnay altrimenti abbacinante, cangiante. Una mano virtuosa (i Tarlant) che palpita espressamente anche in bocca, dove è ampio, definito, dritto nel rilievo acido sapido, dalla carbonica raffinata e dall’indiscutibile temperamento che, assieme all’energia, traina uno sviluppo incisivo sapido-minerale che incede fino al finale, interminabile.

100% Chardonnay, Vendemmia 2013, Deg. Luglio 2019
Uve provenienti dalla parcella ‘Notre Dame’ da vigne di oltre 33 anni. In cantina, la fermentazione avviene in anfore georgiane, nessuna malolattica svolta, nessuna filtrazione e chiarifica per un affinamento sui lieviti di minimo 60 mesi. Infine, da stile Tarlant, nessun dosaggio aggiunto.

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